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La Mayo del Birrificio 61cento è la Birra dell’anno

La Mayo del Birrificio 61cento è la Birra dell’anno

PESARO – La Mayo del Birrificio 61cento, birra gluten free al sorgo bianco, è arrivata prima a Birra dell’anno, il più importante concorso birraio italiano.

Alla premiazione del concorso Birra dell’Anno organizzato da Unionbirrai e svolta presso la fiera Cibus a Parma, la birra Mayo ha raggiunto il miglior piazzamento nella sua categoria, superando tutte le altre in gara.

Questa birra in stile saison è nata da un’intuizione del Birrificio 61cento per il festival della pizza Rossini. “Mancava una birra dedicata all’iconico simbolo della gastronomia pesarese e quindi ne abbiamo studiata una che bene si abbina alla maionese ed all’uovo sodo”, dice il birraio Samuele Giunta.

L’uso di sorgo bianco locale ha anche permesso di certificarla senza glutine.

Il concorso Birra dell’Anno ha registrato grandi numeri, con ben 244 birrifici iscritti e 1962 birre in concorso nelle 45 categorie.

La Mayo è stata giudicata la migliore nella categoria 33, birre con uso di cereali speciali e grani antichi, dai 60 giudici internazionali presenti.

“Dopo il recente successo della nostra birra Salemandra, arrivata prima nella categoria Birre Storiche del prestigioso Barcelona Beer Challenge, un altro primo posto che ci riempie di orgoglio”.

Il Birrificio 61cento è il primo birrificio artigianale di Pesaro, fondato nel 2015. Ad oggi produce 19 tipologie di birra, tutte create dai loro mastri birrai, ma aiuta anche altri beer firm a produrre la loro birra. Prima di essere un birrificio 61100 era solo il vecchio CAP della città. C’era quel codice quando quattro amici, poco più che ragazzini, assaggiarono la loro prima birra, trent’anni fa. C’era quello nel 1998, quando diventarono “Home Brewers”.

Anche se nel 2009 il CAP è cambiato, il Birrificio 61cento rimane legato strettamente alla città di Pesaro. Ogni anno ottiene prestigiosi riconoscimenti sia ai concorsi che nelle guide dedicate, tra cui la menzione di Birrificio d’eccellenza nella guida Slowfood ed il recente primo posto con la Salemandra al Barcellona Beer Challenge, senza dimenticare i numerosi piazzamenti dello scorso anno. “Cerchiamo una sfida in ogni birra che creiamo. Ci diverte stupire rendendo unici gli stili di birra comuni e donando grande bevibilità a scure più difficili”.

 

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