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“No all’aumento delle spese militari”: già raccolte più di 5.500 firme

“No all’aumento delle spese militari”: già raccolte più di 5.500 firme

ANCONA – Sono più di 5.500 le firme già raccolte da un appello su change.org contro l’aumento delle spese militari promosso da vari rappresentanti del centrosinistra. Tra questi Vannino Chiti, Rosy Bindi, l’ex senatrice Pd ed ex presidente dell’Assemblea regionale delle Marche Silvana Amati, l’ex presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e vari esponenti del mondo cattolico.

L’appello è stato presentato oggi ad Ancona, Firenze e Messina. “L’aumento delle spese militari fino al 2% del Pil, chiesto dalla Nato, votato pressoché all’unanimità dal Parlamento, confermato dal Governo Draghi anche se confusamente spalmato in anni, è sbagliato”. E’ quanto ha ribadito oggi Silvana Amati, insieme ad altri firmatari.

L’ex parlamentare Silvana Amati, nel corso di un incontro, ha anche sottolineato le conseguenze di questa spesa inappropriata. Ed ha elencato la riduzione prevista nel bilancio per la sanità (-7 miliardi) e per la scuola (-6 miliardi).

“Il nostro obiettivo – ha affermato Silvana Amati – è di arrivare almeno a 7.500 firme, in modo da poter partecipare ad alcune audizioni in Parlamento per cercare di modificare le leggi di bilancio”.

Tra i firmatari anche l’ex assessore regionale Giulio Silenzi, l’ex consigliera regionale Ninel Donini, Tamara Ferretti dell’Anpi, l’ex assessore comunale di Ancona Maria Grazia Camilletti, l’ex parlamentare e sindaco di Senigallia Luana Angeloni, Oriano Giovannelli, Sara Giannini, Carmen Mattei, Mario Carassai, Enzo Giancarli, Fabrizio Volpini, Michele Brisighelli, Lanfranco Giacchetti.

 

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