CRONACAIN PRIMO PIANOMARCHE

E’ morto il tenore marchigiano Lucio Borgognoni

E’ morto il tenore marchigiano Lucio Borgognoni

RECANATI – E’ deceduto ieri sera Lucio Borgognoni. A dare la triste notizia la moglie Livilla, la figlia Laura con il marito Antonello e gli adorati nipoti Ettore, Linda e Bruno. Aveva 88 anni.

Apprezzato tenore lirico fino agli anni Ottanta, Lucio Borgognoni è sempre stato impegnato nella diffusione della passione per l’opera lirica prima ad Ancona con l’Associazione Amici della Lirica Franco Corelli e poi a Recanati con l’Associazione Controvento Aps di cui è stato presidente fino alla fine.

La camera ardente è allestita all’Ospedale Santa Lucia di Recanati. I funerali venerdì mattina, alle ore 10, nella Chiesa di San Francesco. Lucio Borgognoni sarò poi tumulato nel cimitero di Recanati.

Lucio Borgognoni, nato ad Ancona, grande amico di Franco Corelli e di Carlo Scaravelli, ha condiviso con loro la passione per la lirica fin dagli anni Cinquanta. Ha studiato canto con la maestra Emma Raggi Valentini a Pesaro. Per lo studio delle opere si avvaleva dei maestro Olivio Secchiaroli (Pesaro) e Tullio Giacconi.

Nel 1965 ha preso parte al Concorso Internazionale Beniamino Gigli al Teatro Lauro Rossi di Macerata classificandosi secondo a pari merito con il tenore Angelo Yoshihico. In giuria c’erano tra gli altri, Marcia Caniglia e Carlo Tagliabue.

Nel novembre del 1966 ha partecipato al Corso di Perfezionamento di Canto e Arte Scenica pormosso dalla Fondazione e dal Conservatorio Rossini e diretto dal M° Ettore Campogalliani e dal regista Marcello Ferroni. Grazie a questo corso debutta proprio al Teatro Pedrotti di Pesaro ne “Il Signor Bruschino” di G. Rossini.

Ad aprile del 1967 è stato scelto dal Conservatorio Rossini di Pesaro per partecipare ad un concerto lirico al Teatro Plateau a Park La Fontaine di Montreal (Canada) insieme a Maria Luisa Barducci, Milena Pauli e Benito Di Bella. A luglio ha poi debuttato in Madama Buttefly di Puccini al Teatro della Fiera della Pesca di Ancona al fianco di Atsuko Azuma e con la direzione di Giuseppe Morelli.

Nel 1968 Lucio Borgognoni è stato scelto dalla signora Tarquinia, vedova del Maestro Riccardo Zandonai, per eseguire alla RAI in Cronache Italiane, la cantata inedita del V Canto dell’Inferno di Dante (La bocca sollevò dal fiero pasto…) scritta dal sedicenne Zandonai e ritrovata per caso tra le sue carte proprio in quell’anno.

Nel 1969 è stato chiamato da Carlo Perucci per la Madama Butterfly al Teatro Pergolesi di Jesi con Edy Amodeo per la direzione di Francesco Maria Martini. Nel 1970 ha partecipato alla finale del Concorso Internazionale giovani cantanti lirici di Parma – Premio Verdi, e si classifica dietro a Katia Ricciarelli e Yasuko Hajashi (prime ex-aequo), Adelina Romani e Maria Parazzini. Nello stesso anno è protagonista del concerto organizzato dal Club della Lirica di Mantova in onore di Maria Chiara.

Nel mese di luglio è stato poi interprete dell’Inno delle Nazioni di Giuseppe Verdi (per coro, orchestra e tenore solista) nel Concerto Sinfonico allo Sferisterio di Macerata organizzato per festeggiare il Centenario di Roma Capitale. È diretto da Francesco Maria Martini.

La sua voce, importante e drammatica, piace a molti compositori contemporanei che lo scelgono per le loro prime assolute e per questo nel 1971 è Pilade nella prima mondiale assoluta dell’Ifigenia di Francesco Morini, diretto da Francesco Maria Martini al Teatro Sociale di Mantova e nello stesso anno interpreta il ruolo di Pierre nella Margot di Nuccio Fiorda al Teatro Pergolesi di Jesi.

Con la stessa opera sarà poi al Teatro Giordano di Foggia, al Teatro Comunale di Padova Nel marzo del 1974 partecipa nel ruolo di Laerte alla prima esecuzione mondiale dell’Amleto di Lilian Zafred diretta dal maeestro Ferruccio Scaglia al Teatro di Sassari. In questa occasione la sua voce è stata apprezzata dallo stesso Zafred presente in sala. Nello stesso anno torna al Pergolesi di Jesi con Ismaele nel Nabucco di Verdi con Franco Bordoni, Carlo Cava a e Maria Angela Rosati. Il cast era diretto dal maestro Fernando Cavaniglia.

A maggio prende parte al cast concertistico che rappresenta le Marche in Svizzera per la manifestazione “L’Europa a Zurigo – Zurigo in Europa”. Carlo Perucci lo ha chiamato spesso nella stagione dello Sferisterio di Macerata come doppio di Giuseppe Di Stefano, Mario Del Monaco, Giancarlo Cecchele e Gastone Limarilli. Per Perucci, avere Borgognoni in sala era una “sicurezza”. Nel 1980 fonda insieme ad altri appassionati, l’Associazione Amici della Lirica di Ancona che ora è intitolata a “Franco Corelli” suo grande amico fin dai primi anni Cinquanta.

Grazie alla passione e alla professionalità di Lucio Borgognoni sono stati ospiti dei concerti dell’associazione che si sono tenuti nelle varie sale di Ancona, tutti i più grandi interpreti della lirica degli ultimi trent’anni (per citarne solo alcuni: Franco Corelli, Mirella Freni, Rolando Panerai, Anita Cerqueti, Nicola Martinucci, Leo Nucci, Giorgio Merighi, Lucia Mazzaria, Roberto Servile, Ferruccio Tagliavini, Flaviano Labò, Aldo Protti, Roberto Scandiuzzi, Anna Caterina Antonacci, Sesto Bruscantini, Andrea Silvestrelli, Giuseppe Giacomini, Luciana Serra, Bonaldo Giaiotti, Antonietta Stella). Altrettando importante è stato il suo lavoro nella scoperta e nell’avvio alla carriera di moltissimi giovani cantanti lirici.

Tutto questo ha consentito di non perdere la memoria della musica lirica in una città mutilata del suo Teatro per oltre cinquanta anni. I soci hanno potuto fare viaggi in tutti i più importanti teatri di Italia e di Europa e di assistere, oltre ai concerti, a conferenze ascolto e altre iniziative. Con la stessa Associazione, è stato il promotore e Direttore Artistico del Concorso Lirico Internazionale Franco Corelli che si è tenuto per tre anni di seguito ad Ancona con oltre 100 concorrenti e il maestro Corelli presidente di Giuria. Promotore anche del Premio Carlo Perucci, consegnato a Franco Malgrande, direttore tecnico del Teatro alla Scala di Milano e a Francesco Ernani.

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Alla famiglia di Lucio Borgognoni le più sentite condoglianze della Direzione e della Redazione di Altro giornale Marche

 

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