CRONACAIN PRIMO PIANOMARCHE

“A Banca Marche il controllo dei dati contabili era affidato ad una società di revisione”

“A Banca Marche il controllo dei dati contabili era affidato ad una società di revisione”

E’ emerso durante l’ultima udienza del processo sul crack dell’istituto di credito marchigiano

ANCONA – Nel corso dell’ultima udienza del processo sul crack di Banca Marche è stato sentito come teste il dottor Piero Valentini, presidente del Collegio sindacale di Banca Marche dal 2003 al 2012 che ha risposto alle domande dell’avvocato Nicola Perfetti, difensore dell’imputato Vallesi, dell’avvocato Paola Formica (Adusbef) e dell’avvocato Corrado Canafoglia, legale dell’Unione Nazionale Consumatori che patrocina oltre 3.000 azionisti.

Due gli elementi importanti emersi nel corso dell’udienza. In primo luogo il teste ha riferito che l’attività del collegio sindacale si è sviluppata in maniera solo formale sul rispetto delle procedure, mentre il controllo dei dati contabili era affidato alla società di revisione Pwc, dalla quale il Collegio Sindacale riceveva informative ed aggiornamenti.

Le pratiche di finanziamento  – secondo Valentini – non  venivano esaminate dal Collegio sindacale, il quale non controllava anche il merito creditizio dei clienti della banca,  né valutava il rating dei 20 maggiori clienti della banca.

In secondo luogo il teste  ha riferito che la causa, avviata da Banca Marche, nei confronti degli amministratori e dei sindaci dell’era Bianconi è oggi in capo ad Intesa San Paolo Spa e sembra essere giunta ad una possibile transazione per definire la vicenda in sede civile .

Singolare che Intesa San Paolo spa non sia stata ritenuta responsabile civile nel processo penale e quindi tenuta a rispondere verso le parti in caso di condanna di uno degli imputati, ma potrà ricevere il risarcimento di un danno per l’azione di responsabilità azionata da Nuova Banca Marche  nei confronti di chi oggi è imputato nel processo penale, senza alcun obbligo di porlo a beneficio degli azionisti della Banca Marche.

L’udienza è stata rinviata al 4 aprile per sentire i consulenti degli imputati.

 

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