EVENTIIN PRIMO PIANOMACERATA & provincia

Alla scoperta di Macerata attraverso le carte e le mappe storiche

Alla scoperta di Macerata attraverso le carte e le mappe storiche

MACERATA – Inaugurazione ieri pomeriggio per la mostra allestita agli Antichi Forni, dal titolo Macerata e il suo Territorio. Antiche mappe e vedute dal XVI secolo all’Unità d’Italia.

Più di cinquanta le persone che hanno partecipato all’incontro di presentazione che ha visto la presenza della consigliera regionale Anna Menghi, dell’assessore comunale Silvano Iommi, del presidente LUTES Massimo Crucianelli, dell’architetto Anna Verducci in rappresentanza dell’Ordine degli Architetti e dell’architetto Enzo Fusari, proprietario delle carte e mappe esposte.

«Da questa esposizione – ha dichiarato Fusari che da oltre 30 anni colleziona questi “gioielli” – emergere una storia del nostro territorio disegnata, che evidenza particolari non conosciuti ma soprattutto sottolinea la grandezza culturale e politica che hanno avuto le città nell’epoca in cui le carte vennero stampate».

La mostra, visitabile tutti i giorni fino al 21 febbraio, dalle ore 16 alle 20, a ingresso gratuito (necessaria mascherina e green pass rafforzato), è organizzata dall’associazione LUTES, con il patrocinio del Comune di Macerata, dell’IRCR e dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Macerata.

Esposta una raccolta inedita di circa 50 mappe originali d’epoca, di particolare pregio e valore storico cartografico, in quanto rare, alcune mai pubblicate, di ottima conservazione e non presenti nelle biblioteche locali e regionali.

Tre le sale: appena si entra agli Antichi Forni si possono vedere le cartografie relative al mondo conosciuto nel XVI secolo, quindi la penisola italiana nota nel XVI e XVII secolo, lo Stato della Chiesa, il territorio regionale del XVI secolo e quello provinciale.

Nella seconda sala c’è la vedutista antica, “vedute a stampa”, dove si può leggere l’evoluzione urbanistica di alcuni centri della provincia di Macerata: Camerino, Cingoli, Civitanova, Recanati-Loreto, San Severino, Tolentino, Treia e Visso. «Da queste carte – prosegue Fusari – si può anche veder che la nostra città, per circa 14 mesi dal febbraio 1814 al maggio 1815 è stata sotto al Regno di Napoli, ecco perché  Gioacchino Murat soggiornò a Palazzo Torri, in quel periodo Macerata era sotto la sua reggenza». Infine la terza sala dove ci sono la Tavola Peuntingeriana, di circa 4 metri, incisione originale del XVII secolo, che tratteggia le strade dell’impero romano del XII secolo, e le mappe della città di Macerata dal XVI secolo. Qui si scopre, ad esempio, una diversa collocazione della Torre civica nel Cinquecento, come pure una differente posizione per la Basilica di San Giovanni, con l’atrio di ingresso rivolto nella parte opposta rispetto a quello odierno sulla piazza.

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.altrogiornalemarche.it