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A 98 anni Agostino Ercolessi pubblica un libro sulla Pesaro del passato

A 98 anni Agostino Ercolessi pubblica un libro sulla Pesaro del passato

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Agostino Ercolessi, 98 anni compiuti il 27 dicembre, ex maestro elementare, è un eterno giovane scrittore, con spirito e  forza di volontà.

E proprio in questi  giorni è  uscito in libreria un suo bel volume dal titolo Pésre piò d’un sécol fa – Pesaro dalla viva voce dei suoi  scrittori e poeti dialettali ed Arti grafiche pesaresi.

Il libro  è  dedicato ai ragazzi delle scuole  pesaresi del terzo millennio per rivivere luoghi e fatti  lontani della loro gente. Per 50 anni  Ercolessi ha vissuto nel mondo della scuola ed ha visto i passaggi anche repentini  nello stile educativo  e di apprendimento dei ragazzi. ” Ho voluto intitolare Pésre, il titolo di questo volume,  adoperando una espressione  tipicamente  popolare in dialetto., non per bizzarria, ma per dare onore ad un linguaggio andato in gran parte perduto, e che mi ha insegnato mia madre quand’ero fanciullo.  Era il linguaggio della gente semplice e umile che in gran parte  non era andata a scuola , perché  nessuno ti insegnava a parlare l ‘italiano. Un linguaggio non dokce,ma forte e rude, fra il romagnolo e il piceno, ma per noi pesaresi era la vita quotidiana. Oggi il vernacolo  è  in disuso nelle nuove generazioni,  ma non certo il valore dei messaggi che la gente di allora ci ha trasmesso”. Con questo libro, riccamente illustrato, Ercolessi vuole tornare alle  radici, cioè  recuperare  il senso dell” umanità,  in un periodo  di pandemia  dove si accentua l individualismo.

Nella prima parte del volume, Ercolessi affronta il tema di Pesaro alle origini, partendo dalle scoperte archeologiche del prof Luni ed arrivare all’antica storia: dai Piceni ai Romani. Un capitolo originale e doveroso è  dedicato a Pésre, Rossini fanciullo…e Napoleone giovane generale francese.

Ercolessi costruisce una favola sul giovanissimo Rossini che rimane  emozionato dall’ arrivo delle  truppe francesi a Pesaro e dal rumore dei cannoni, che ritroveremo nel Barbiere di  Siviglia.  Vi è poi la figura di Terenzio Mamiani chel’ ” TESTON D’ MAMIANI “. Pesarese fra i protagonisti del Risorgimento italiano. Ercolessi ripercorre  con l’ ausilio di Brancati e Benelli, la vita di Mamiani. Un altro personaggio  preso in esame è  GIORGIO UGOLINI ( 1887-1945) testimone  della liberazione di Pesaro  del settembre  1860.E quindi è  la volta di un lungo capitolo dedicato a ODOARDO GIANSANTI DETTO PASQUALON. Ercolessi  dopo aver riportato la vita del grande poeta,  si sofferma  su alcune canzoni famose del Giansanti come IL CONTADINO E IL SUO PADRONE  , con la trascrizione  dialettale e la traduzione  in itakiano.Un altro personaggio analizzato da Ercolessi è  ANTONIO CECCHI esploratore pesarese  e fautore della politica italiana nell’ Africa Orientale. E di nuovo Pasqualon interverrà  sui fatti della guerra in Africa Orientale  con dialoghi in vernacolo efficacissimi. Nella seconda parte  del libro Ercolessi si sofferma su Pesaro negli anni seguenti la sua unificazione al Regno d’Italia 1870-1896. La Pesaro del sindaco Tombesi. Il Palazzo Ducale e le Signorie degli Sforza e dei Della Rovere. Piazza Grande, Piazza Olivieri, Piazza Del Monte. E dopo una carrellata su tradizioni ed emozioni  nella vita dei quartieri cittadini, un omaggio ad un grande poeta Marcello Martinelli,  autore del dizionario del dialetto pesarese. Un libro quello di Agostino Ercolessi  da tenere nel cuore e nella libreria  dei pesaresi.

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