A Tipicità omaggio di Ancona alla pesca per tenere viva la memoria delle origini
A Tipicità omaggio di Ancona alla pesca per tenere viva la memoria delle origini
di MASSIMO CORTESE
ANCONA – Nell’ambito di Tipicità in Blu, l’Associazione Uomini delle Navi di Ancona ha organizzato una serie di iniziative legate al mondo della Pesca.
La manifestazione è stata introdotta dalla mostra del fotografo anconetano Ettore Gaddoni. I visitatori sono stati colpiti dalle bellissime immagini tramandate fino ai giorni nostri, nelle quali è impresso un senso di unicità e un palpito di vita.
Le fotografie di Gaddoni (Ancona 1877-1939), messe a disposizione dal nipote architetto Massimo Bilò, hanno offerto uno spaccato formidabile sul nostro passato di pescatori. Inaugurazioni navali, imbarcazioni da pesca, momenti di festa, ritratti di uomini e donne, con i loro vestiti d’epoca: sono una testimonianza fedele del nostro passato.
Un richiamo discreto e intenso a tenere viva la Memoria delle origini, il porto dal quale siamo partiti alla ricerca di nuovi approdi. L’esplorazione storica è proseguita con due seguitissimi incontri – presso la Sala Vanvitelli, rispettivamente sabato 2 alle ore 17.00 e domenica 3 ottobre alle ore 18.00 – tenuti dagli ingegneri navali Pasquale Frascione e Paolo Gissi. La conferenza di Frascione verteva su “I pescherecci di Ancona e la loro evoluzione da fine ‘800 agli anni ’40 del 900”, mentre Gissi ha trattato “La pesca a vapore in Ancona: una storia ritrovata”.
I due incontri hanno evidenziato il ruolo trainante dei pescatori anconetani nel promuovere la meccanizzazione della pesca marchigiana e adriatica in generale negli anni ’20 del secolo scorso, grazie allo sfruttamento del vapore.
La mostra fotografica e le due conferenze hanno quindi reso omaggio ad un settore, quello della pesca appunto che, oltre ad avere una valenza economica, è e sarà sempre un elemento qualificante dell’identità culturale della città di Ancona e del suo Porto.