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Per una viabilità migliore sulla Siligata occorre esaminare le proposte dei residenti

Per una viabilità migliore sulla Siligata occorre esaminare le proposte dei residenti

Ne abbiamo parlato con l’architetto Achille Paianini. Un interessante progetto per rendere meno pericolosa la Statale nella zona Nord di Pesaro

di PAOLO MONTANARI

PESARO – In questi giorni vi è un sollevamento popolare, soprattutto degli abitanti lungo la Statale Adriatica, in zona Siligata, per i lavori in corso da parte dell’Anas.

La strada è nota a tutti, per il gran numero di incidenti e, purtroppo, di morti. Il Comune di Pesaro ha risposto alle numerose richieste ed ora i lavori sono in corso. Ne abbiamo parlato con l’architetto Achille Paianini?

“I lavori prevedono l’installazione di uno spartitraffico su un tratto di circa  3,8 chilometri, per un investimento complessivo di 1.6 milioni di euro, che sarà interrotto in corrispondenza del valico della Siligata”’

  • Ma perché i residenti hanno dimostrato delle remore su questi lavori?

“I residenti, hanno evidenziato diverse criticità e hanno chiesto al Comune di confrontarsi con Anas affinché possa evidenziargli le principali problematiche emerse. Criticità che in parte avevano già sottolineato  sia il Comune, il Quartiere e il Parco San Bartolo”.

  • Quali le prossime iniziative?

“La prossima settimana, su richiesta del Comune di Pesaro, verrà quindi organizzato un incontro alla presenza dei vari enti  coinvolti, per verificare le segnalazioni arrivate”.

  • Ma architetto Paianini quali sono le principali criticità?

“Le principali criticità sono legate: a) attraversamento sulla strada di animali che, a causa della barriera, in particolare caprioli, cinghiali, non riescono più a passare da un lato all’altro della strada. Tutto ciò può provocare incidenti sia alle persone che agli animali: b) difficoltà dei residenti di uscire o entrare dalle proprie abitazioni; una mancata sicurezza dei ciclisti; e da ultimo ma certamente la più importante la velocità di percorrenza della strada, che ha causato autentici disastri automobilistici e lutti familiari”.

  • Ma a questo punto, vista la sua lunga esperienza di architetto non solo storico -archeologico, pensiamo agli studi sulla domus romana e siti archeologici pesaresi, ma anche urbanista, che cosa proporrebbe agli organi preposti?

“In questi anni mi sono sempre battuto, insieme al Comune, al Quartiere e all’Ente Parco per chiedere ad Anas di realizzare un sistema di rotatorie che avrebbero sicuramente garantito:

1) una maggiore sicurezza in quanto avrebbero ridotto la velocità dei mezzi;

2) la possibilità di cambiare direzione di marcia in sicurezza;

3) l’attraversamento in sicurezza dei residenti da una parte all’altra della strada.

“Ma avevamo anche proposto:

1) la possibilità di realizzare, lungo la statale, un percorso ciclabile che avrebbe fatto parte della ciclovia adriatica (percorso già previsto tra Colombarone e Gabicce);

2) di spostare i rilevatori di velocità in corrispondenza delle abitazioni in quanto avrebbero permesso una maggiore sicurezza dei residenti.

Mi auguro che dall’incontro si possano individuare  soluzioni che tengano conto delle esigenze dell’Anas  e di garantire una maggiore sicurezza con quelle espresse dai residenti. Spero che non sia l’ennesima operazione incompiuta, Rocca Costanza e il San Benedetto e allego per tutti coloro che vogliono valutare il mio progetto”.

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