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Cordoglio per la scomparsa dell’architetto Emilio D’Alessio

Cordoglio per la scomparsa dell’architetto Emilio D’Alessio

ANCONA – Il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, la giunta e il consiglio comunale e l’Amministrazione tutta piangono oggi la prematura scomparsa dell’architetto Emilio D’Alessio.   Assessore  al Comune di Ancona dal 1997 al 2009, con deleghe all’Urbanistica, Ambiente,  Sviluppo sostenibile, Mobilità, Politiche europee, Relazioni internazionali, figlio di Francesco D’Alessio che fu sindaco di Ancona, è stato promotore di un processo di sviluppo sostenibile del territorio locale e nazionale, partecipando grazie alle sue competenze,  al suo impegno e alla sua preparazione  ai tavoli più importanti a livello internazionale in merito alle politiche per l’ambiente e per le città.

Tra i  numerosi e prestigiosi incarichi  di un professionista che per certi versi ha precorso i tempi, con lo sguardo sempre volto al futuro e ad una dimensione mondiale delle scelte politiche e ambientali, si ricorda che  è stato tra i fondatori del Coordinamento Agende 21 Italiane, una rete di oltre 300 enti locali attivi  nelle politiche di sviluppo sostenibile, di cui è stato presidente dal 2005 al 2009. Dal 2001 al 2013 stato membro del direttivo della Campagna delle Città Sostenibili d’Europa. è stato nominato delegato nazionale ANCI per lo sviluppo sostenibile, nel 2001 delegato regionale  ANCI Marche per l’ambiente e le politiche europee.  Nel 2002 è stato inserito come rappresentante delle autorità locali nella delegazione del Governo italiano al  Summit sullo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite di Johannesburg, Sud Africa.   Nel 2006 è stato eletto Segretario Generale del Forum delle Città dell’Adriatico e dello Ionio, un network di  oltre 50 città costiere di Slovenia, Croazia, Bosnia-Herzegovina, Montenegro, Albania, Grecia e Italia fondato ad Ancona negli anni Novanta, carica ricoperta fino al 2010.  Ha fatto parte del Gruppo di Esperti sulla Pianificazione Urbana Sostenibile e del Gruppo di Esperti  sull’Ambiente Urbano della Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea.   Ha partecipato alla Commissione Sviluppo Sostenibile (CSD) delle Nazioni Unite a New York nelle sessioni  del 2006, 2007, 2009 e 2010, intervenendo ai lavori dell’Assemblea come portavoce degli Enti Locali.  Si occupava  da tempo anche delle relazioni tra cambiamenti climatici e politiche urbane ed ha rappresentato gli enti locali alle conferenze mondiali ONU sul clima di Bali 2007, Poznan 2008, Copenhagen 2009, Cancun  2010, Durban 2011, Varsavia 2013, Parigi 2015, Marrakech 2016, Bonn 2017.  Dal 2017 è membro effettivo dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, dopo essere stato membro associato dal  2008.  Negli anni recenti D’Alessio ha esplorato le connessioni tra pianificazione urbana, sviluppo sostenibile,  salvaguardia ambientale, innovazione, resilienza e qualità della vita. Su questi temi ha pubblicato saggi e  relazioni ed è stato invitato come relatore a numerosi convegni in Europa, Stati Uniti, Emirati Arabi, Qatar,  Corea del Sud, Cina, Malaysia.

“Una perdita grave, quella dell’architetto D’Alessio- ha ricordato il sindaco Valeria Mancinelli durante la seduta del consigglio odierno nell’apprendere la notizia.  Lo avevo incontrato poco tempo fa a Portonovo in occasione della presentazione di un libro e mi aveva colpito per la tenacia, la passione  e la volontà del suo impegno, nonostante le sue condizioni di salute. Alla famiglia, alla madre, ai fratelli, alla moglie Antonella e ai figli le più sentite condoglianze”.

“Siamo profondamente addolorati – afferma il direttore del Parco del Conero – nell’apprendere la notizia della scomparsa dell’architetto Emilio D’Alessio, dal 2019 in carica alla presidenza del Parco del Conero.

“Un Presidente di ampie vedute. Concreto e risoluto. Di intuizioni lungimiranti e profonda capacità comunicativa. Urbanista e ambientalista, un connubio dall’equilibrio sottile che solamente una personalità contemporanea ed europea come D’Alessio ha saputo trasmettere e realizzare nel suo operato alla guida dell’Ente. Un punto di riferimento in grado di saper fare sintesi tra le tante professionalità ed esperienze che compongono il Consiglio Direttivo del Parco del Conero e la squadra da lui stesso coordinata fino agli ultimi giorni con encomiabile dedizione. Ci stringiamo attorno alla famiglia con il più sentito cordoglio”.

 

 

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