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La violenza tra le mura domestiche nell’ultimo romanzo di Meena Kandasamy

La violenza tra le mura domestiche nell’ultimo romanzo di Meena Kandasamy

di TIBERIO CRIVELLARO

La violenza nei confronti della donna entro le mura domestiche è una “corrida” che non smette nonostante le Associazioni contro tali soprusi si moltiplichino, impotenti contro tali arene del sangue. Meena Kandasamy in “Ogni volta che ti picchio” (E/O Edizioni) ripropone il tema nel romanzo.

Lo fa con toccante lucidità. Non è una “cronaca” da quotidiano o da Tg… E lo fa con raro stile e in modo originale. Narra la lenta discesa agli inferi di una donna che subisce gravi maltrattamenti attraverso quei meccanismi persecutori della manipolazione, del ricatto emotivo dove spesso il “sociale” rimane quasi indifferente. Una storia come tante, direte.

Ma non siamo in Italia. Il dramma coinvolge l’India che, in tal contesto, calpesta sistematicamente i diritti delle donne fino al femminicidio. Nella trama: una coppia, lei scrittrice, poetessa ed ex attivista di sinistra; lui, docente universitario con un passato di guerrigliero maoista. S’innamorano, si sposano, troppo in fretta(?)… E mi pare di sentirvi: “Beh, e allora, normale, no”? Neppure vi bado..

Mentre dietro le porte ben chiuse della villetta coniugale la moglie ha il divieto di ben vestirsi, di truccarsi…stop telefono, stop email. Inizia così una spirale di violenza perpetuata dall’uomo che ha cambiato faccia. Lei è schiacciata, terrorizzata e sempre più sola. Abbandonata anche dalla sua famiglia. Dovrà per forza decidere se e come provare a riprendere il controllo della sua vita. Ci riuscirà? Intanto finché vi date una risposta vi chiedo: “Come va in famiglia”? Fate i bravi.

MEENA  KANDASAMY

OGNI VOLTA CHE TI PICCHIO

E/O Edizioni

 

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