Elezioni regionali, Gianni Maggi prende le distanze dai parlamentari marchigiani del M5S
Elezioni regionali, Gianni Maggi prende le distanze dai parlamentari marchigiani del M5S
di GIANNI MAGGI*
ANCONA – Con l’autorizzazione del capo politico Luigi Di Maio, ho cominciato un anno fa a mantenere i contatti con Sauro Longhi, allora Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, che, nel mio progetto politico, doveva essere il candidato governatore di una lista civica a cui avrebbero aderito, ognuno con il proprio simbolo, il Movimento 5 Stelle e i partiti del centro sinistra.
Le idee e la politica del Movimento per la prima volta avrebbero potuto governare una regione!
Con questo progetto, negli ultimi mesi dello scorso anno, avevo proposto, come si conviene a una forza politica che fa della democrazia dal basso la sua bandiera, di far scegliere agli iscritti marchigiani al Movimento, sulla piattaforma Rousseau, se si dovesse andare al voto regionale da soli o con un candidato civico che avrebbe raccolto il consenso di altre forze politiche che si fossero riconosciute in un programma comune.
Ma negli incontri che ho avuto, prima con Di Maio e successivamente con il reggente Crimi, i parlamentari marchigiani hanno manifestato il loro deciso dissenso a una votazione che avrebbe “spaccato il Movimento”, dato che tutti gli “attivisti” delle Marche erano favorevoli a correre da soli alle regionali con un candidato proprio e comunque mai con il Pd.
A Roma si ma nelle Marche no!
Con il rifiuto ufficiale a qualsiasi alleanza dei 5 Stelle, la candidatura civica di Sauro Longhi viene accantonata anche dal centro sinistra che nomina Mangialardi suo candidato governatore.
Però, con l’avvicinarsi delle elezioni, alle persone di buon senso sembra assurdo che il Movimento 5 Stelle governi a Roma con il centrosinistra e con Conte Presidente del Consiglio civico, mentre nelle Marche si consegni la regione su un piatto d’argento a Salvini e alla destra. Talmente assurdo e insostenibile nelle motivazioni che, leggo oggi sulla stampa nazionale, i parlamentari marchigiani grillini decidono di “andare a vedere le carte”.
Non hanno accettato Longhi candidato civico e ora vanno a vedere le carte con Mangialardi candidato del Pd? Il Movimento 5 Stele delle Marche è in buone mani e con questi strateghi andrà sicuramente lontano!
*Consigliere regionale Movimento 5 Stelle
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