La denuncia di Rifondazione Comunista: “E’ arrivata la solita Finanziaria fatta di chiacchiere e distintivi”
La denuncia di Rifondazione Comunista: “E’ arrivata la solita Finanziaria fatta di chiacchiere e distintivi”
ANCONA – Dal Partito della Rifondazione Comunista riceviamo: “La solita finanziaria, chiacchiere e distintivi. Cambiano i governi suona la solita musica. Cappello in mano con l’Europa, genuflessione verso i mercati, il solito mantra “non aumenteremo la pressione fiscale”, tagli alla spesa pubblica cioè alla sanità, alla scuola, ai servizi sociali. Il tutto condito da mirabolanti annunci a cui non corrispondono azioni concrete.
“Ecco cosa ne esce:
una beffarda elemosina per i pensionati (cinquanta centesimi di aumento al mese);
il taglio del cuneo fiscale ( per il lavoro dipendente) di poche decine di euro, però da luglio;
l’eliminazione del cosiddetto super tiket sanitario (i famosi dieci euro sulle prestazioni sanitarie), però da settembre;
un fondo (500 milioni di euro) per la gratuità degli asili nido di cui beneficeranno in pochissimi, che se fosse per tutti costerebbe circa venti volte di più;
le solite tasse su gioco, fumo con l’aggiunta di merendine, bibite gassate ed affini.
“Però, si dice, non verrà aumentata l’I.V.A , rimarrà la finestra pensionistica di quota cento, sarà avviata una seria (si fa per dire) lotta all’ evasione consentendo di pagare con bancomat persino il caffè e i giornali, istituendo la lotteria di “capodanno” per i possessori di scontrino fiscale.
Una beffa, una presa in giro , la convinzione che milioni di persone prese in giro da Salvini possono anche credere alle baggianate che Conte e Gualtieri sparano a raffica per raccontare questa finanziaria.
E pensare che i soldi ci sono e potrebbero servire a risolvere tanti problemi del Paese e molti drammi delle famiglie più povere.
“Toccasse a noi :
cambieremmo le aliquote fiscali aumentandone la progressività e diminundole per i redditi medio bassi (ora i redditi tra 28 e 55 mila euro hanno aliquote che variano dal 38% al 43% , sopra i 75mila è del 43%, abbassare le prime e alzare, di molto quest’ ultime significherebbe mettere in moto la spesa e fare un po’ di giustizia);
cominceremmo a tassare le rendite (bot, obbligazioni, capital gain) che oggi hanno invece una tassazione di favore ( il 12% , quando i depositi nei conti correnti vengono tassati al 27%);
introdurremmo la patrimoniale( 2%) per ricchezze sopra i 500 mila euro (al netto della prima casa);
introdurremmo la Tobin Tax, cioè la tassa sulle transazioni finanziarie che, nella maggior parte dei casi, hanno carattere speculativo;
introdurremmo la fiscalità di concorrenza che rende tutte le spese familiari detraibili;
rispetteremmo il patto di stabilità con l’ Europa solo al netto degli investimenti pubblici e le spese sociali.
“Tutto questo permetterebbe:
una vera riforma delle pensioni per superare la legge Fornero ( 40 anni di contributi, 65 per la vecchiaia);
aumentare i fondi per la sanità pubblica e la scuola pubblica;
realizzare un piano del lavoro per il risanamento territoriale e la qualità ambientale che metterebbe al lavoro migliaia di giovani e disoccupati;
finanziare i progetti di green economy e l’economia circolare;
investire in progetti di ricerca sull’ innovazione;
sostenere i redditi più bassi e garantire l’universalità del reddito di cittadinanza.
“Il problema quindi – conclude Rifondazione Comunista – è la volontà politica, quella che manca alle forze che sostengono questo governo, gialle di rabbia e rosse di vergona. Il futuro ha bisogno di coraggio, di idee e di coerenza”.
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