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A Pesaro un grande concerto jazz di Enrico Pieranunzi nel cortile di Palazzo Montani Antaldi

A Pesaro un grande concerto jazz di Enrico Pieranunzi nel cortile di Palazzo Montani Antaldi

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Un appuntamento per gli appassionati del jazz melodico, che ha avuto una grande risposta di pubblico, nonostante il grande caldo, nel cortile di Palazzo Montani Antaldi, nell’ambito della rassegna musicale Interludio 2019, promossa dall’Ente Concerti di Pesaro, Comune di Pesaro, Museo Nazionale Rossini, Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro. Protagonista della serata il pianista romano, Enrico Pieranunzi, che è anche compositore ed arrangiatore. Pieranunzi è tra i più noti ed apprezzati protagonisti della scena jazzistica internazionale. Ha registrato più di 70 CD a suo nome, a cui si aggiungono le sue partecipazioni a quintetti prestigiosi con Chet Baker, Lee Konitz, Paul Motian, Charlie Haden, Chris Potter ecc. Si è esibito,oltre che sui palcoscenici del principali teatri del teatri europei, in sud America, Giappone e molte volte negli Stati Uniti ed è l’unico italiano ad aver inciso a suo nome nello storico Village Vanguard di New York. Lo stile di Pieranunzi è diventato un cult nel mondo del jazz. La melodia del motivo si coniuga perfettamente con l’improvvisazione jazzistica, che lo stesso musicista, non è non documentata, ma viene decodificata, lasciando all’interpretazione le così dette varianti compositive.

IL PROGRAMMA

E’ stato un programma raffinato, dove si sono alternati brani dello stesso Pieranunzi come Fellini’s waltz, Come rose sui muri, il famoso Our Valentines ed altre importanti pagine jazzistiche con il repertorio classico, in particolare Pieranunzi ha eseguito due sonate di Domenico Scarlatti, il suo autore preferito: la sonata K 239, dove il grande compositore napoletano,divenuto musicista spagnolo di adozione, evidenzia la sua grande capacità tecnica del clavicembalo, ora trasmesso alle più ampie possibilità cromatiche del pianoforte. La seconda Sonata K 159, è una tarantella, che Scarlatti da anni a Madrid dedicò alla sua città natale. Un grande concerto coronato da tre splendidi bis.

 

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