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Tragedia al porto di Ancona: colpito da un cavo d’ormeggio muore un giovane agente marittimo

Tragedia al porto di Ancona: colpito da un cavo d’ormeggio muore un giovane agente marittimo

ANCONA – Un tragico incidente si è verificato questa mattina, alle 7.20, alla banchina 23 della nuova darsena del porto di Ancona dove attraccano navi portacointainer. Un agente marittimo di 33 anni, padre di due bimbi, dipendente di un’agenzia di Ancona, è morto dopo essere stato colpito al collo da un cavo di fibra sintetica, utilizzato per assicurare le navi al molo, che si è improvvisamente spezzato.

Il personale sanitario, subito intervenuto, non ha potuto far altro che constatare il decesso del giovane agente marittimo. I militari della Capitaneria di porto stanno ora cercando di ricostruire la dinamica dell’incidente.

“Ormai la sicurezza – afferma Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche – è diventata una emergenza, non possiamo fermare queste stragi solo con le parole, ci vogliono fatti concreti a partire dai controlli e dalla cultura della sicurezza che non può essere considerata un costo ma un’opportunità di dignità per le persone che operano negli ambienti di lavoro.

“Dobbiamo esercitare una maggiore pressione sulla società civile, sulle Istituzioni e sugli Enti preposti affinché   si mettano in campo tutti gli accorgimenti possibili per scongiurare queste tragedie. Non possiamo aggiungere vittime ad altre vittime; dobbiamo dire basta a questo stato di cose.

Da Roberto Ascani, segretario generale Fit Cisl Marche, “le più sincere condoglianze ai familiari del lavoratore deceduto” e l’auspicio “che la magistratura faccia in fretta ad individuare le responsabilità”.

“Abbiamo appreso questa mattina – si legge in una nota della Federazione di Ancona di Rifondazione Comunista – dell’incidente mortale in cui è deceduto un lavoratore nel porto di Ancona.

“Per quanto come forza politica siamo abituati a simili notizie e ci spendiamo al limite delle nostre possibilita’ con iniziative – comunicati – pagine che monitorano costantemente gli episodi delle morti sul lavoro – siamo profondamente addolorati da quanto avvenuto !!!

“Le vicende, anche del Governo, non vanno nel senso, che occorrerebbe per porre rimedio a tale stato di cose, anzi come Partito della Rifondazione Comunista denunciamo da tempo le scelte sbagliate che si stanno attuando.
Il taglio dei premi INAIL , il decreto che legittima e rende selvaggio il subappalto, i controlli sempre piu’ scarsi, la precarieta’, dei lavoratori aumenteranno gli incidenti sul lavoro e le morti!!!!

“Crediamo sia venuto il tempo per quanti considerano queste vicende insopportabili, inaccettabili, di scegliere il terreno della lotta, dello sciopero, dell’impegno su questo versante, NON PIU’ RINVIABILE! Il partito della Rifondazione Comunista – conclude la nota – non mancherà di dare il suo contributo e sostegno!”

 

 

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