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Silvia Serafini si aggiudica il Premio Maria Grazia Capulli con una tesi sul giornalismo di emergenza

Silvia Serafini si aggiudica il Premio Maria Grazia Capulli con una tesi sul giornalismo di emergenza

Assegnato a Macerata il riconoscimento voluto dalla famiglia per sostenere la formazione dei giovani. La vincitrice potrà svolgere un tirocinio alla Rai

MACERATA – Una giornalista che non bucava solo lo schermo, ma che arrivava ai cuori, che sapeva essere vera, senza essere buonista. “Seria, preparata, puntigliosa nel suo lavoro, estremamente dolce”, come l’ha ricordata tre anni e mezzo fa Clemente Mimun, suo direttore al Tg2. E’ il ritratto di Maria Grazia Capulli emerso ieri durante la giornata a lei dedicata dall’Università di Macerata. A ricordarla c’erano Angelo, fratello della giornalista prematuramente scomparsa nell’ottobre del 2015, Silvia Vaccarezza, amica e collega, Maria Panariello, co-direttrice, insieme a Luca Mattiucci, di Paese Sera, portabandiera del giornalismo “che fa bene”, e Francesca Cipolloni, giornalista Sir e RnS, che ha coordinato l’incontro.

Nel nome di Maria Grazia Capulli la famiglia ha voluto attribuire un premio di laurea a chi vuole seguire le tracce di una professionista che ha aperto nuove strade del giornalismo. A vincere la prima edizione è stata Silvia Serafini, laureata in Comunicazione e culture digitali con la tesi “Il giornalismo d’emergenza nell’emergenza: proposte costruttive nella sfera pubblica digitale” focalizzata, in particolare, sul ruolo dell’informazione durante il sisma del centro Italia. Relatrice la professoressa Lucia D’Ambrosi. Oltre a una borsa di studio da duemila euro offerta dalla famiglia Capulli, la neo laureata avrà la possibilità di svolgere un tirocinio di tre mesi al Tg2, in quella stessa redazione dove Maria Grazia Capulli, con il suo modo empatico e mai banale di raccontare le notizie, aveva conquistato il pubblico.

A consegnare il premio, Angelo Capulli stesso insieme al rettore Francesco Adornato e alla professoressa Natascia Mattucci in rappresentanza del comitato di selezione. “Maria Grazia ha lasciato tracce indelebili e importanti, che vanno mantenute e seguite – ha detto il rettore Adornato -. La sua è una testimonianza, soprattutto etica, che non dobbiamo disperdere”.

Sensibilità e rispetto per il prossimo uniti a serietà, preparazione e grande determinazione sono le doti che colleghi e amici riconoscono a Maria Grazia Capulli. “Rifuggiva gli scoop – ha ricordato il fratello -, non voleva arrivare alla pancia, ma al cuore delle persone, raccontando esempi che fanno bene alla nostra comunità. Pensiamo che sia importante far continuare il suo percorso traducendolo in un premio per gli studenti dell’Università di Macerata, dove si è laureata. Vogliamo aiutare giovani professionisti a crescere in quello che oggi è chiamato giornalismo costruttivo”.

Laureata in lettere classiche con lode all’Università di Macerata, Maria Grazia Capulli, è stata inviata speciale per gli eventi di cultura e spettacolo, di corrispondente dalla sede di Parigi e di conduttrice delle edizioni principali del Tg2. Appassionata di ecologia e natura, ha lavorato nella redazione Ambiente e nella redazione Cultura. le storie che vedono protagoniste persone semplici che riescono a compiere imprese straordinarie, contribuendo a rendere il mondo un posto migliore per tutti. Le sue passioni sono culminate nell’ideazione, insieme a Silvia Vaccarezza, della trasmissione “Tutto il bello che c’è”, prima rubrica del giornalismo televisivo italiano antesignana del giornalismo costruttivo.

 

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