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Il filosofo Massimo Cacciari ha parlato ad Ancona su “L’erranza di san Francesco”

Il filosofo Massimo Cacciari ha parlato ad Ancona su “L’erranza di san Francesco”

di MASSIMO CORTESE

ANCONA – In occasione degli Ottocento Anni dal Viaggio in Terrasanta di san Francesco d’Assisi – partito proprio dal porto di Ancona con l’obiettivo di instaurare un dialogo con il Sultano – la Diocesi dorica ha invitato il professor Massimo Cacciari ad inaugurare l’Anno francescano.

L’interessante conferenza –  alla quale hanno partecipato il Rettore dell’Ateneo dorico Sauro Longhi, il Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana mons. Piero Coccia, l’Arcivescovo di Ancona-Osimo mons. Angelo Spina ed il professor Giancarlo Galeazzi, responsabile dell’ufficio diocesano per la cultura – rappresenta il primo di una serie di incontri sulla figura di S. Francesco  che avranno luogo nella nostra città. L’idea di invitare il noto filosofo – come ha precisato Giancarlo Galeazzi – è nata con la pubblicazione, nel 2012, del suo libro “Doppio ritratto. San Francesco in Dante e Giotto”.

Cacciari, in un’affollatissima Aula Magna, ha presentato con grande semplicità la figura di san Francesco, evidenziando i ricorrenti parallelismi fra il “vocabolario” francescano e il significato di alcune parole presenti nelle Sacre Scritture. In tal senso, termini e modi di argomentare inusuali – come la filopsichia, le passioni tristi, la tristizia, la stessa erranza – hanno trovato una collocazione precisa e puntuale nei riferimenti biblici. In particolare, l’erranza francescana, già analizzata in quel bellissimo documento teologico che è la lettera a Diogneto, secondo la quale per il cristiano il paese che abita è al tempo stesso patria e terra straniera, ci offre una bellissima chiave di lettura del poverello di Assisi, sempre animato dalla sete di comunicare la lieta novella della fede.

Il prossimo incontro si terrà venerdì 10 maggio presso il Ridotto delle Muse, e sarà incentrato sulle figure di san Francesco e  Giorgio La Pira.

(Le foto sono di Stefano Sacchettoni)

 

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