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Chi e perché ha ucciso Aldo Moro: lunedì a Senigallia incontro con Gero Grassi sulla verità negata

Chi e perché ha ucciso Aldo Moro: lunedì a Senigallia incontro con Gero Grassi sulla verità negata

SENIGALLIA – Chi e perché ha ucciso Aldo Moro? Un interrogativo che la storia d’Italia porta con sé da quarant’anni, celato dietro i misteri, racchiuso nel “dico e non dico” di tanti interpreti, protagonisti e non protagonisti, del più grande periodo noir che è stata la fine degli anni Settanta.
“La frase più mostruosa di tutte: qualcuno è morto al momento giusto”, tratta da “La provincia dell’uomo” di Elias Canetti, che dà il là a “L’affaire Moro”, il libro capolavoro di Leonardo Sciascia, racchiude in sé tutti i dubbi e le verità nascoste o, peggio, negate dell’intera vicenda politica che ha scosso il nostro Paese.
“Aldo Moro, la verità negata” diventa, allora, il leit motiv dell’incontro con l’on. Gero Grassi, già componente della commissione parlamentare di inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro, organizzato dal Circolo Acli Umberto Ravetta. L’appuntamento è per lunedì 29 aprile, alle ore 17.30, nei locali del Circolo, in via Cavallotti, a Senigallia.

La relazione di Gero Grassi sarà introdotta dal senatore marchigiano Francesco Verducci.

Quale componente la Commissione parlamentare d’inchiesta sul rapimento e sulla morte di Aldo Moro, l’on. Gero Grassi, nella sua attività volta all’accertamento dei fatti e alla ricerca della verità sull’intera vicenda legata al rapimento e all’assassinio del segretario della Democrazia cristiana, ha incontrato e parlato con tantissime persone che hanno avuto ruoli più o meno importanti in questa complessa vicenda. Ha incontrato i brigatisti Faranda, Franceschini, Morucci, Etro. Ha discusso con importanti magistrati come Imposimato, Priore, Caselli. Ha incontrato i parenti delle vittime di via Fani. Ha instaurato un rapporto di amicizia e fiducia reciproca con Maria Fida e Luca Moro i quali gli hanno donato un grande archivio personale, composto da documenti pubblici e privati e dall’intera rassegna stampa sul caso Moro dal 1978 ad oggi.
La verità – scrive Gero Grassi nel suo libro “Aldo Moro, la verità negata” – è quella che emerge dalle indagini ed è suffragata da prove certe”. Prima della Commissione Moro II, infatti, la verità che si conosceva sul caso Moro era tutta rilevata dal Memoriale Faranda-Morucci. Nella terza Relazione Moro, approvata dalla Camera dei Deputati il 13 dicembre 2017, si dice, invece, che “emerge un particolare rapporto di Morucci con apparati dello Stato e figure istituzionali, con i quali si avviò nel corso degli anni ’80 una forma di interlocuzione, in un sovrapporsi di piani tra la vicenda criminale e quelle politico-giudiziarie. Il professore Francesco Tritto, assistente universitario di Moro, mi ha
raccontato, ma lo scrive anche nel suo libro e lo testimonia in tribunale, – scrive ancora l’on. Grassi – che il 14 marzo 1978, a fine lezione, ricorda a Moro che il 16 ci sarà la seduta di laurea. Moro, replicando gli fa notare che non è mai stato assente. A quel punto Tritto dice: “Professore, potrebbe essere la sua ultima seduta di laurea. Sanno tutti che sarà eletto Presidente della Repubblica”. Moro replica: “Grazie professore, lei è troppo buono ma ingenuo. Non sarò mai eletto Presidente della Repubblica. Mi faranno fare la fine di John Kennedy”.
Argomenti e tesi che sarà interessante approfondire lunedì pomeriggio, nei locali del Circolo Acli di Senigallia, con chi quel periodo buio della storia d’Italia ha voluto analizzare in tutte le sue sfaccettature.

Gero Grassi ripercorrerà i fatti emersi dal lavoro della Commissione d’inchiesta sull’eccidio di via Fani, sul rapimento e la morte di Aldo Moro, smontando, pezzo per pezzo, la versione conosciuta negli ultimi 40 anni.

Geo Grassi è un ex parlamentare del Partito democratico – è rimasto in carica fino al 22 marzo 2018 -, componente della Commissione d’inchiesta sull’eccidio di via Fani, sul rapimento e la morte di Aldo Moro, dopo essere stato presentatore e relatore della proposta di legge istitutiva della Commissione stessa.

La ricostruzione di Gero Grassi è impressionante per il numero di dettagli e di incroci di fatti e di persone emerse dai risultati delle tre commissioni parlamentari che hanno indagato sul Caso Moro e che solo oggi, a distanza di 40 anni, possono essere compiutamente conosciuti e resi disponibili. Alla luce di questi fatti, il rapimento e l’uccisione di Aldo Moro risulta essere un evento cruciale nella storia dell’Italia che segue un’infinità di altri tentativi e manovre antidemocratiche finalizzati a determinarne una subalternità strutturale, un paese a sovranità limitata.

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