Rifondazione Comunista: “L’8 marzo sciopero europeo in difesa di tutte le donne”
Rifondazione Comunista: “L’8 marzo sciopero europeo in difesa di tutte le donne”
ANCONA – “L’8 marzo – si legge in una nota di Rifondazione Comunista – nasce dai movimenti di rivendicazione dei diritti delle donne di inizio 900 come giornata di lotta. Anche quest’anno, sarà una giornata di sciopero femminista in tantissimi paesi del mondo. Lo sciopero, lanciato dal movimento argentino NI UNA MENOS nel 2017 contro la violenza maschile sulle donne, attraversa tutte le discriminazioni delle donne, compreso il doppio sfruttamento del loro lavoro: nei posti di lavoro e in casa.
“Sarà uno sciopero dei generi e dai generi, uno sciopero produttivo e riproduttivo, uno sciopero dal lavoro di cura e dal consumo.
“La violenza esiste in famiglia, nelle relazioni, sui posti di lavoro, alle frontiere e sui media nazionali.
“L’utilizzo di un gergo sempre più “vittimizzante”; la tendenza a parlare sempre e solo della donna, mai dello stupratore; il ritornello del “raptus di follia, fino” alla tempesta emotiva” è la patologizzazione del maschio a tutti costi: questi sono gli unici termini che conoscono i giornali nostrani per parlare di violenza sulle donne, non capendo che anche così si fa violenza
“Le donne sono riuscite a portare in piazza temi reali, che partono da bisogni concreti, colmando il vuoto politico e sindacale di questo paese.
“Il movimento NON una di meno è riuscito a far uscire dall’isolamento tutti i soggetti cui nessuno aveva mai dato voce finora. Sovverte l’individualismo becero cui vogliono portarci le destre e i nuovi fascismi.
“Le strade libere le fanno le donne che le attraversano” non può infatti essere solo uno slogan che mira a smantellare l’apparato di controllo e sorveglianza delle nostre città, ma soprattutto il monito costante a costruire nuovi spazi di lotta e di conquista delle donne.
“Lo sciopero è uno strumento di autonomia e liberazione dalla violenza di genere, dalla violenza economica e dalla violenza razzista, dalla precarietà, dallo sfruttamento, dal ricatto del lavoro.
“Purtroppo i sindacati confederali italiani non ha aderito all’indizione dello sciopero delle donne, anche se alcune categorie hanno indetto scioperi territoriali.
“Tutte e tutti possono scioperare , perchè lo sciopero è coperto dall’indizione dei sindacati di base. Rifondazione comunista – conclude la nota -, condivide e sostiene la piattaforma dello sciopero appoggia lo sciopero della marea femminista che si aggira, in Italia, in Europa e nel mondo!”
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