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“Scuola e lavoro per sostenere l’integrazione tra giovani di terre diverse”

“Scuola e lavoro per sostenere l’integrazione tra giovani di terre diverse”

Grande merito agli imprenditori che, insieme a Sergio Baldantoni e Giovanna Scaparrotti, si impegnano a  raccontare un messaggio nuovo che crea sviluppo e benessere, capace di  integrare tanti ragazzi che vengono in Italia. Il giusto valore del lavoro che rende dignità e segna il riscatto

di GIUSEPPE CRISTINI*

URBINO – Il giusto valore del lavoro che rende dignità agli uomini e alle donne, segna  il riscatto umano di questi ragazzi che hanno visto la morte in faccia. Ed  oggi è immensa  la  voglia di osare e di scrivere una pagina nuova della loro storia e della loro vita. Tutto questo avviene all’interno del Centro il Pellicano di Urbino, e della Fondazione Zavatta di Rimini.

Il progetto mira ad unire  giovani imprese, ma anche aziende di tre generazioni che insegnano un mestiere, una professione e  uno stile di vita ai giovani delle Comunità,  che a loro volta,  rispondono alla grande alle  esigenze professionali e operative degli imprenditori.

Onore dunque  alla Casa del pane di Fossombrone, alla Casa dei cuochi di Canavaccio di Urbino, alla  Pasital di Montecalvo  in  Foglia e naturalmente ci metto anche le aziende di ristorazione: Urbino km 0 e la Balestra, di Aldo e Giovanna Pasotto.

Tutte  aziende  che con questi ragazzi hanno instaurato un patto, un contratto, un servizio per dare valore aggiunto alla dignità umana, ma anche a quelle  imprese che hanno voglia di investire nei giovani

La Casa del Pane di Fossombrone con oltre 100 referenze, della biodiversità, frutto di una  ricerca qualitativa della  materia prima; dal burro d’alpeggio piemontese fino ad una  meravigliosa  uvetta passita, passando per  una crema di pistacchio; e  con  una lunghissima lievitazione degli impasti, tale da  farci degustare un panettone, uvetta,  mele e cannella, ma anche con l’alternativa  fichi  e noci, unico  per gentilezza e leggerezza dei sapori, e con   uno strudel,  da fare impazzire i trentini, mettendo sul piatto della bilancia una cultura gastronomica naturale.

Onore al  merito ai tre soci, Mario, Roberto e Piero che per tre generazioni stanno raccontando tra Fossombrone e  Urbino una biodiversità di prodotti, che fa la differenza all’interno, della grande tradizione Artigiana.

Tutte le aziende partner del progetto formativo scuola-lavoro, appena citate,  sono spinte da valori e stimoli che convincono a credere nei mercati e nei prodotti.

Le  quattro aziende sia pur in questo momento difficile investono, selezionando clientela,  tirando la cinghia e mantenendo la forza lavoro,  rilanciando  e assumendo i giovani delle comunità.

Ragazzi maggiorenni  o appena maggiorenni che hanno voglia di lavorare il sabato, la domenica e di notte, dando un esempio anche ai giovani italiani, che non ci mettono quella carica di idee, di energia e di gioventù di cui l’Italia avrebbe bisogno, per un rinnovamento della classe imprenditoriale ma anche di una classe politica.

Serve molta energia;  le aziende che ho citato,  con grande spirito di sacrificio e con orari duri, anche domenicali, hanno voglia di dare senza mai stancarsi.

Uniti dunque  sotto l’egida di Enaip Rimini e della Fondazione Zavatta,  che conduce  formazione in tutta Italia, e  soprattutto in Urbino grazie al  Centro il Pellicano, si cerca, di insegnare e  raccontare il nuovo.

Unendo la teoria alla pratica stiamo creando sviluppo, con una formazione che crea lavoro.

Adesso è  arrivato per questi giovani,  il momento di acquisire e di capire,  per rendere valida una professione con obiettivi che  fanno crescere le persone, capaci così,  di svolgere il proprio ruolo e curare i  rapporti con gli ospiti, con la clientela e con i turisti; tutti elementi che sanno creare indotto ed economia.

In questo progetto triennale dell’agroalimentare;  in qualità di docente e narratore, mi sento paladino del Gusto sentinella della qualità e Pioniere del made in Italy.

Grazie dunque agli imprenditori che   insieme a Sergio Baldantoni, direttore del Centro  e Giovanna Scaparrotti,  la  capace direttrice generale di Rimini, si impegnano a  raccontare un messaggio nuovo che crea sviluppo e che crea comunque un benessere  capace di  integrare popoli che in Italia vengono per dare e non per prendere.

Onore al lavoro dunque alla Casa del Pane, alla Casa dei Cuochi di chef Alessandro Scotta ad Urbino km 0 e alla Pasital degli amici Leonardo e Federico Pasquini. Con queste aziende, il futuro della impresa italiana,  può avere una speranza.

*Cavaliere del gusto e della bellezza

 

 

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