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In Regione maggioranza divisa sull’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord

 In Regione maggioranza divisa sull’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord

 I consiglieri Busilacchi, Volpini, Mastrovincenzo e Giancarli, tutti eletti nella provincia di Ancona, hanno chiesto di ritirare la delibera della Giunta regionale per il passaggio a secondo livello, ponendo al centro dell’attenzione quanto previsto dalla normativa vigente e tutte le problematiche attualmente presenti

ANCONA – Revoca della delibera approvata dalla Giunta regionale che stabilisce il passaggio dell’Azienda “Ospedali Riuniti Marche Nord” da primo a secondo livello a seguito della realizzazione dell’Ospedale Unico. E’ questo l’assunto della mozione che vede come primo firmatario  Gianluca Busilacchi (Mdp – Art. 1) e sottoscritta anche  da  Fabrizio Volpini, Antonio Mastrovincenzo ed Enzo Giancarli del Pd, vale a dire tutti i consiglieri regionali di maggioranza eletti nella provincia di Ancona.

In primis nell’atto si fa presente che il Piano sanitario attualmente in vigore prevede come ospedale di secondo livello quello regionale di Torrette di Ancona. Dopo un  dettagliato excursus sulla normativa vigente, si evidenzia che  le stesse norme stabiliscono chiaramente che un’Azienda ospedaliera  “è significativamente diversa da altre strutture sempre ospedaliere” e che nelle Marche ne è già presente una di secondo livello. “L’individuazione di un’altra – è stigmatizzato – creerebbe un modello di competizione che non sarebbe efficiente, ma metterebbe in seria difficoltà l’Ospedale di Torrette, annullandone di fatto, la sua valenza regionale”.

Partendo da questa considerazione  non si manca di rilevare le numerose criticità che affliggono il medesimo Ospedale regionale, “con personale sotto organico, costretto ad effettuare anche turni lavorativi estenuanti, e stipendi più bassi rispetto ad altre realtà”.

Problematiche “che andrebbero affrontate e risolte – si legge – e non aumentate con scelte ingiustificate, non inserite nella vigente pianificazione e che non possono essere assunte con semplici delibere di Giunta regionale ma, al contrario, sono di competenza del Consiglio e, dunque, dovrebbero essere inserite nel nuovo Piano sociosanitario in fase di elaborazione”.

Nella mozione si fa anche riferimento alle scelte del vecchio Piano, in merito all’omogeneità dei servizi sul territorio che, di fatto, evitano la creazione di trattamenti disparitari e di competizione tra Nord e Sud delle Marche e si sottolinea che “l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Marche Nord non possiede, né potrà possedere, anche a seguito della realizzazione dell’ospedale unico, i requisiti stabiliti dal Decreto ministeriale del 2015 per le Aziende Ospedaliere di secondo livello, se non con un importante intervento di adeguamento che comporterà alti costi, sia dal punto di vista economico/finanziario, sia organizzativo”.

Da ultimo la considerazione che “una simile scelta non può essere presa senza considerare in maniera più che approfondita quali saranno le ricadute su tutto il sistema sanitario regionale e, soprattutto, non può essere presa in assenza di una programmazione di settore”.

 

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