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Il Servo di scena ha meritatamente vinto a Pesaro la 71esima edizione del Gad 2018

Il Servo di scena ha meritatamente vinto a Pesaro la 71esima edizione del Gad 2018 

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Il Servo di scena di Ronald Harwood ha vinto la 71esima edizione del Gad 2018. Un classico del teatro portato in scena dalla Compagnia stabile del Leonardo di Treviso, che ha ottenuto anche il premio per la miglior scenografia e miglior attore a Massimo Pietropaoli nel ruolo di Norman.

Certamente quando un testo classico anche del XX secolo è ben interpretato e realizzato, è sicuramente una carta vincente e la compagnia del Leonardo di Treviso, già presente in altre edizioni del Gad, si è presentata con un sicuro biglietto vincente, anche se le otto opere finaliste dopo una rigorosa selezione di ben 104 opere, hanno avuto il merito di presentare un buon teatro, che pur essendo amatoriale può ben presentarsi con dignità accanto a quello professionale. il duo Handuaras Giovanni nel ruolo di Sir e Massimo Pietropaoli in Norman, è stato veramente magico con una presenza scenica di due ore profonda, emotiva e dai cambiamenti do umori e sentimenti. In particolare Norman, il servo generoso e cattivo, ha dimostrato ancora una volta di avere nell’interpretazione di Pietropaoli, una complessità che potrebbe trovare risvolti non solo nel teatro ma anche nel cinema.

La seconda opera classificata è stata Erano tutti miei figli di Arthur Miller, portata in scena dalla Piccola Ribalta di Pesaro per la regia di Mario Cipollini e Antonella Gennari.

Anche qui due grandi attori, Antonio Olivieri, Chris Keller e la madre Kate Keller interpretata da Marilena Alessi. Una segnalazione per la scenografia di Francesco Corlianò, che ha ripreso l’ambientazione pittorica di Hupper nell’America di fine anni ’40. Terza classificata Nient’altro che la verità, un’opera complessa da valutare, perché povera scenograficamente, ma voluta proprio dal regista, perché si basa sull’essenzialità nella dicotomia fra verità e menzogna. Questa 71esima edizione sarà ricordata per il commiato del presidente Giovanni Paccapelo, per scadenza della nomina, per la brava giuria presieduta dal giornalista Pancrazi e per l’annuncio dell’assessore alla Bellezza Daniele Vimini, che nel 2019 partirà il restyling della Sala della Repubblica del teatro Rossini (costo 600.000 euro).

(Le foto sono di Marta Fossa)

 

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