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“La tassa di soggiorno è ingiusta e rischia di penalizzare il turismo marchigiano”

“La tassa di soggiorno è ingiusta e rischia di penalizzare il turismo marchigiano”

“Non è previsto un utilizzo dei ricavi funzionale al settore”. I rappresentanti di Confcommercio, Federalberghi e Villaggi Marche hanno incontrato l’assessore regionale Moreno Pieroni

ANCONA – Continua a far discutere la tassa di soggiorno che alcuni Comuni della nostra regione, tra cui Fermo e Porto Sant’Elpidio vogliono applicare ai turisti che verranno nel nostro territorio. Tutto il disagio dell’Organizzazione che rappresenta il settore, Confcommercio Marche, Federalberghi Marche e Villaggi Marche, è stato espresso questa mattina nel corso di un incontro con l’assessore regionale Moreno Pieroni che è stato appositamente richiesto per approfondire le tematiche legate a questa imposta.

I rappresentanti di Confcommercio Marche, Federalberghi Marche e Villaggi Marche hanno sottolineato il profondo fastidio per l’imposta di soggiorno, una tassa da imputare agli ospiti che così tanto faticosamente vogliamo invece riportare nella nostra regione. In una situazione dove tutti dovrebbero lavorare dalla stessa parte che è quella di rilanciare l’offerta turistica regionale tale balzello rischia di vanificare tutti gli sforzi fatti sino ad ora. La Regione Marche con gli investimenti promozionali e pubblicitari (vedi ad esempio gli spot di Sanremo e l’insieme di iniziative e fiere in Italia e all’estero) si sta impegnando, gli operatori che stanno investendo milioni di euro partecipando al bando regionale per riqualificare l’offerta turistica ricettiva e per sostenere commercialmente l’offerta regionale si stanno impegnando.

“E quei sindaci – si legge in una nota – che vogliono istituire l’imposta di soggiorno per finanziare feste di paese o potenziare l’organico della polizia municipale, vogliono dimostrare così il loro impegno? E’ preoccupante la mancanza di programmazione rispetto ai ricavi previsti per la tassa di soggiorno che non saranno destinati allo sviluppo del settore ma a coprire altre voci di bilancio totalmente slegate rispetto al Turismo. Ribadiamo che in questa delicata fase si dovrebbe a nostro avviso condividere e programmare un reale percorso di promozione turistica, pertanto il nostro auspicio è che ci sia un ripensamento a continuare ad operare in tal senso”.

 

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