IN PRIMO PIANOMARCHESPORT

La morte di Fred Mengoni, patron & mecenate per antonomasia: il grato ricordo dei marchigiani

La morte di Fred Mengoni, patron & mecenate per antonomasia: il grato ricordo dei marchigiani  

di UMBERTO MARTINELLI

OSIMO – Bastano due foto per incorniciare il personaggio, il suo ciclismo, le sue Marche ed il suo progetto avanguardistico nella direzione del miglior sport promozionale e coinvolgente.

Fred Mengoni: vincente e singolare summa di carisma, generosità e passione, che l’anno accompagnato fino all’ultimo traguardo, tagliato a 94 anni, negli Stati Uniti.

FOTO DEL 2002

Fred Mengoni è insieme all’organizzatore Bruno Cantarini sul palco della Duegiorni Marchigiana calcato dal mattatore Danilo Di Luca.

FOTO DI DIECI ANNI FA

La Tirreno Adriatico parte a Porto Recanati.

All’avvio di tappa, con Fred (sempre scortato dall’ingegner Sandro Zagaglia) sono Davide Cassani (allora commentatore televisivo Rai prima di tradursi in C.T. della Nazionale), il telecronista Auro Bulbarelli, il professionista George Hincapie (scoperta ‘mengoniana’), il segretario della Federciclismo, Maria Cristina Gabriotti, insieme ai massimi dirigenti delle due ruote nazionali.

Per la cittadina adriatica presenziano il sindaco Glauco Fabbracci, l’assessore allo Sport, Roberto Attaccalite, e Antonio Romagnoli, presidente dell’associazione Ruote e Cultura.

DUE DEI NUMEROSI eventi e delle innumerevoli iniziative concepite, sostenute e griffate dall’osimano volato in America per fare (ed ottenere) fortuna, soprattutto nel settore dell’edilizia, che avrebbe lasciato importanti impronte anche nel Maceratese, dalla stessa Porto Recanati a Cingoli.

IL GRATO RICORDO è da tutti condiviso.

Dai concittadini osimani in primis.

E’ scolpito negli annali il nome del team Mengoni di Campocavallo, capace di inquadrare e lanciare ai vertici corridori quali Rodolfo Massi.

Dai fidardensi dello Sporting Club S.Agostino (Luciano Angelellli e sodali), la cui più nota creatura orbitò nel professionismo (albo d’oro impreziosito da Damiano Cunego e Andrea Tonti) e si tradusse anche in preolimpica, con tutti gli azzurri schierati in prima linea prima di volare e vincere ad Atene nel 2004 con Paolo Bettini.

“SOGNO MARCHIGIANO” avveratosi.

Così come stava per avverarsi addirittura l’organizzazione del  Mondiale sull’asse Loreto – Castelfidardo, sfumato solo all’ultimo.

Grazie a Fred, l’attenzione mediatica per la regione raggiunse il top.

SULLE BATTUTE STRADE dell’Anconetano e del Maceratese erano di casa personaggi di assoluto livello, ospiti anche a New York nella sua ristrutturata abitazione della Old America sull’Hudson River, vera eccezione tra i grattacieli.

PRESIDENTE E PADRE co-fondatore della Federazione Ciclistica U.S.A. (che avrebbe partorito campioni come Greg Lemond, capaci di condurre le due ruote ad una espansione globale allora impensabile).

TRA LE MANIFESTAZIONI e i transiti di pregio, nella sola provincia di Macerata, vanno annoverati il Giro delle Regioni (la più importante corsa per rappresentative nazionali dei dilettanti) e la Porto Recanati – Cingoli per i puri.

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.altrogiornalemarche.it