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Il mondo della scuola interpretato e condiviso attraverso i contenuti dell’Atlante 2017 di Save the Children

Il mondo della scuola interpretato e condiviso attraverso i contenuti dell’Atlante 2017 di Save the Children

A Palazzo delle Marche presentata la nuova pubblicazione che propone un lungo viaggio sullo stato dell’istruzione in Italia. Per il presidente Mastrovincenzo e per Nobili “investire in cultura vuol dire dare un nuovo futuro alla nostra società”

Il mondo della scuola interpretato e condiviso attraverso i contenuti dell’Atlante 2017 di Save the Children

ANCONA – Il mondo della scuola, fotografato, interpretato e condiviso attraverso i contenuti dell’Atlante 2017 di Save the Children. In occasione della Giornata internazionale dell’infanzia e dell’adolescenza Garante dei diritti e Consiglio regionale scelgono di soffermare l’attenzione sul sistema educativo italiano, attraverso un’indagine che va ad interessare  tutto il territorio italiano.

“Lettera alla scuola” è, infatti, il titolo del nuovo Atlante, presentato a  Palazzo delle Marche, curato da Giulio Cederna, corredato dalle immagini di Riccardo Venturi e pubblicato per il secondo anno consecutivo da “Treccani”. A rappresentare i diretti protagonisti di questo mondo alcuni studenti dei licei “Rinaldini” e “Galilei” di Ancona.

Quelli illustrati dallo stesso Cederna sono i risultati di  un  lungo viaggio in Italia per far emergere la realtà dell’infanzia a rischio, che proprio nell’ambiente scolastico può trovare una prima ancora di salvezza. Analisi, mappe e dati geolocalizzati dimostrano, però, che accanto alle indiscutibili eccellenze del Paese esistono ancora situazioni di estrema difficoltà, caratterizzate da analfabetismo didattico, precarietà, carenze di diversa natura, ingiustizie e discriminazioni. Un complesso di elementi che Save the Children ha già definito “povertà educativa”.

Sia il Garante dei diritti, Andrea Nobili, che il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo sono convinti che la realtà dei minori vada conosciuta approfonditamente per poter intervenire con appropriatezza sui versanti che evidenziano le maggiori criticità. “Quella della povertà – ha sottolineato Mastrovincenzo – è sicuramente una delle più significative. In Italia 770.000 famiglie vivono in condizioni di estrema precarietà, con conseguenze dirette anche per un milione di minori. Molti ragazzi non studiano e non lavorano, ipotecando seriamente il loro domani. Senza investimenti sul piano culturale la nostra potrebbe trasformarsi in una società senza futuro”. Ed in questa direzione il Presidente ha auspicato che la lotta alla povertà sia centrale nei programmi futuri, sia sul piano nazionale che regionale.

Secondo il Garante Andrea Nobili “la scuola rappresenta uno degli ultimi presidi democratici del nostro Paese e non intervenire per supportarla potrebbe rappresentare una grande occasione mancata. Ma per contrastare la povertà educativa la scuola da sola non basta. Ci sono altre attività che vanno riscoperte ed incrementate e solo attraverso l’attivazione di una sinergia più complessa sarà possibile raggiungere gli obiettivi che oggi ci prefiggiamo”.

Rispetto dei diritti e superamento delle diseguaglianze, dunque, ricordando che, come ha sottolineato Nobili, “la Convenzione internazione del 1989 è la più sottoscritta, ma la meno rispettata”.

Di sinergie, progetti in itinere, esperienze e percorsi da seguire hanno parlato anche l’assessore alle politiche educative del Comune di Ancona Tiziana Borini; la coordinatrice per le Marche di Save the Children, Anna Rosa Cianci;  il presidente dell’Ordine assistenti sociali delle Marche, Maria Lorenzetti; i dirigente scolastici del “Galilei”, Annarita Durantini, e del “Rinaldini, Anna Maria Alegi.  Da parte di tutti la necessità di ripristinare “la speranza” nelle nuove generazioni. (A.Is.)

 

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