Tre romanzi da leggere subito, per ritemprarsi dopo la calda estate
Tre romanzi da leggere subito, per ritemprarsi dopo la calda estate
di TIBERIO CRIVELLARO
Frank, protagonista del romanzo di Joan London (libraia e scrittrice australiana) “L’età dell’oro” (E/O Edizioni), esprime all’interno del racconto, in versi, il surrogato dei suoi desideri: “Devo trovarmi un posto/ dove poter respirare./ E’ lì che vive la poesia/ nella parte più antica di noi stessi”…Vi si narra della famiglia Gold sopravvissuta all’olocausto in Ungheria. Successivamente, emigrati in Australia, il figlio adolescente Mark si ammala di poliomelite. Mentre si cura al sanatorio “The Golden Age”, incontra e s’innamora di Elsa, una coetanea. La sua famiglia, come quella di Elsa, deve fare i conti con l’integrazione, oltre a ritrovare la propria identità. La madre di Frank, quand’era in Ungheria era una famosa pianista, per questo rifiuta di vivere nel nuovo Continente. Implicazione non trascurabile in quanto non accetta la nuova residenza troppo lontana dai fasti della terra natia. L’Australia le sembra un semi-deserto. Ma anche la madre di Elsa fatica a reggere a causa della figlia malata. Tuttavia il rapporto amoroso tra i due giovani irradierà della luce alle vite dei rispettivi famigliari.
JOAN LONDON
L’ETA’ D’ORO
E/O Edizioni
————————————————————
Ritorna nelle librerie italiane (dopo “Tempo assassino” e “Ninfee nere”) lo scrittore francese Michel Bussi col suo ultimo noir “Non lasciare la mia mano” (E/O Edizioni). Siamo nell’isola tropicale della Réunion (Oceano indiano). Sembra che un omicidio non sia tale senza il rinvenimento del cadavere. Infatti quello di Liane Bellion non si trova. Il presunto luogo del crimine è un albergo dove vengono trovati schizzi di sangue e l’arma del delitto sembrerebbe essere un coltello o un pugnale. Lo strampalato, seppur fido sottotenente, Christos Kostantinov soprannominato “il profeta” che collabora con la detective Aja Purvi, titolare delle indagini, è un forte bevitore e fumatore di marijuana, ma anche fine investigatore. E’ caccia all’uomo nell’isola vulcanica circondata da deserti di cenere, foreste tropicali, barriere coralline e abitata da diverse e variopinte razze. Rocambolesca è la fuga del protagonista che porta con sé, come ostaggio, una bambina di sei anni. Nella vicenda c’è lo zampino di una misteriosa dama con l’ombrello. Finale del tutto inaspettato, vi dico.
MICHEL BUSSI
NON LASCIARE LA MIA MANO
E/O Edizioni
————————————————————-
Savyon Liebrecht col suo ultimo “Perle alla luce del giorno” è il settimo libro pubblicato dalle E/O Edizioni. Nata in Germania nel ’47, e successivamente emigrata in Israele, è riconosciuta quale specialista di racconti. Qui, tra le sue “tredici perle”, narra di una pediatra canadese che si trasferisce in un povero villaggio israeliano per seguire i bambini autistici. Una donna ultraortodossa, visita il figlio omosessuale ricoverato in fin di vita. E racconta di un bimbo russo che, perduti i genitori, vive nelle strade di Tel Aviv. Poi ancora: di una turista israeliana che si reca in Italia alla ricerca di una donna Rom che l’ha salvata a Auschwitz. Un altro suo racconto ci narra di una donna soldato assegnata come professoressa in una classe difficile, tanto da costringerla a scappare in lacrime. Nelle altre sei storie vi si intersecano arterie di tristezza dove emergono tante emarginazioni in cerca di riscatto; destini di tante donne nella loro diversità in un paese complesso ma anche affascinante. Nelle altre, tra emozioni e maestria di scrittura dell’autrice, vi si può ritrovare le contraddizioni della vita.
SAVYON LIEBRECHT
PERLE ALLA LUCE DEL GIORNO
E/O Edizioni
Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.altrogiornalemarche.it