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“Per la crescita del turismo è sempre più importante il valore emozionale che si riconosce alla propria terra”

“Per la crescita del turismo è sempre più importante il valore emozionale che si riconosce alla propria terra”

“Per la crescita del turismo è sempre più importante il valore emozionale che si riconosce alla propria terra”

In Val d’Aosta sono tutti pronti a raccontare le emozioni e le bellezze del territorio, un esempio da seguire anche nelle Marche

 

“Per la crescita del turismo è sempre più importante il valore emozionale che si riconosce alla propria terra”di GIUSEPPE CRISTINI*

SAINT VINCENT – Nella mia visita Ancep  a Saint Vincent e Courmayeur, tra seminari di studio, incontri, dibattiti e crediti formativi, rivolta ai cerimonialisti e ai comunicatori italiani, sono andato alla scoperta della Val d’Aosta e a scuola di terroir!

All’interno  della festa  di Chambave  (che insegna ), ispirato da Inge;  titolare del ristorante La Crotta, proprio in piazza a Chambave, durante  una  selezione nazionale dei Vini del  sindaco, inserita nel contesto  della festa dell’uva, o meglio della “Feta di Resen”,  con Les Amis  de la Vigne, ho assaggiato la Valle  nella sua interezza.

A Chambave c’è una Italia splendida, una  piccola città del vino dove il Chambave Muscat, la fa  da padrone e da protagonista.

L’evento è stato organizzato dalle Città del Vino, sotto la professionale regia del consigliere nazionale Stefano Vercelloni, e si è svolto nel ristorante La Crotta di Inge Dorigato,  dove la Crotta di Vegnerons è la cantina annessa, che produce ottimi vini.

Una Valle bellissima e da narrare, che vende promuove e organizza la promozione per  un’intera regione, e non per quel singolo vino o quell’altro vigneto.

In una terra che allunga i tempi del turismo tutto l’anno, Chambave è una realtà che investe sempre, e che desidera anche singolarmente offrire il meglio della propria terra, aiutando il turista a respirare emozioni e trovare ospitalità preziosa.

Ci siamo soffermati a lungo con Stefano Carletto, responsabile per il turismo della Regione e grande esperto di vini che ci  racconta “. ..il terroir qui è unico, poco piovoso  e molto soleggiato. Un microclima  particolare, che si unisce all’amore della gente verso l’uva”.

La giovane  Inge che mi accompagna in questo percorso sensoriale in Valle, ci svela i suoi gusti. “Il piatto che preferisco è sempre quello della tradizione: ed  è la polenta concia con burro e fontina e naturalmente i vini sono i miei preferiti, quelli  della Crotta.

“L’orgoglio di vivere qui è immenso – prosegue -, oggi ospitiamo la degustazione dei vini della selezione del sindaco ma la nostra ristorazione è sempre aperta. Era presente, e non poteva essere altrimenti,  il simpatico sindaco della città,  Marco Vesan,  attaccato come pochi alla sua terra e architetto per passione.

Mi ha colpito fortemente  il valore emozionale che si riconosce alla propria terra, lo stesso che anche la mia regione, le Marche, sa esprimere, magari, con troppa timidezza.

E’ un  valore immenso,  il piacere di incontrare persone che ti vogliono narrare con garbo le proprie preziosità:  dal Blanc de Morgex La Salle, al Donnas, al Torrette,  piuttosto che il Chambave  Muscat . La soddisfazione  di essere qui è grande. I love Valle d’Aosta, vi tornerò a trovare presto.

*Narratore del gusto e della bellezza

 

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