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Giovanni Melappioni torna nel Medioevo con “Temprati dal destino”

Giovanni Melappioni torna nel Medioevo con “Temprati dal destino”

Il secondo, attesissimo romanzo della saga de Il Giglio e il Grifone del giovane scrittore marchigiano, da questa settimana nelle librerie italiane

Giovanni Melappioni torna nel Medioevo con “Temprati dal destino”CIVITANOVA MARCHE – Sarà dal 28 settembre nelle librerie italiane “Temprati dal destino”, il secondo romanzo della saga medievale “Il Giglio e il Grifone” firmata Giovanni Melappioni e pubblicata da MeridianoZero/Odoya edizioni, che ha già conquistato migliaia di lettori in tutta Italia. Attesissimo dai fan, che hanno pre-ordinato le loro copie e stanno ora facendo a gara per aggiudicarsi quelle firmate dall’autore, il romanzo riprende la narrazione delle vicende di Guibert, Bertram e Reinar da dove si erano interrotte nel primo capitolo, “Forgiati dalla spada”.

Giovanni Melappioni si conferma il più promettente giovane autore di romanzi storici italiani, in grado di rendere alla perfezione le atmosfere di un Medioevo oscuro e violento ma non privo di fascino e di personaggi dall’immediato impatto. Particolareggiate le psicologie e i caratteri, Melappioni li tratteggia tutti con mano sicura e stile asciutto e veritiero.

In questo secondo capitolo Guibert, insieme a un pugno di fedeli, conduce una strenua lotta contro gli usurpatori del feudo dei Leoni capitanati da uno spietato capo mercenario. Bertram, dopo essersi macchiato involontariamente del sangue di un innocente è in fuga insieme ad Aalis, e la strada che sceglierà lo porterà nella schiera di Boemondo di Taranto, in partenza per la Terra Santa. Ancora più pericoloso il cammino di Reinar, che scegliendo da sé il proprio destino, insegue la propria vendetta fino in terre lontane insieme a un chierico folle. Sigalsis, nel frattempo, tra le mura del convento, è costretta a ricorrere a tutta la propria astuzia per sfuggire alle mire del perverso Jerome.

Un racconto dalle molte voci e linee narrative, che conquisterà gli amanti dei romanzi storici offrendo sull’era di mezzo una visione inedita e insieme filologicamente corretta, tra le atmosfere de “Il nome della rosa” e il fascino narrativo di Bernard Cornwell.

 

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