Gianni Maggi: “Marche, regione Pesarocentrica”
Gianni Maggi: “Marche, regione Pesarocentrica”
di GIANNI MAGGI*
ANCONA – Le sorti della nostra “regione rossa” da sempre sono segnate dal partito egemone che la governa.
Da Palmiro Ucchielli, segretario regionale prima di Comi, a Matteo Ricci, membro della segreteria nazionale, ora sulla poltrona di sindaco di Pesaro dopo il governatore Ceriscioli, il potere, non solo quello politico, si sta consolidando al nord delle Marche con il tramonto di Ancona e il sorgere di Pesaro.
D’altra parte Ancona è stata costantemente governata da un Pd che negli anni si è mostrato progressivamente subalterno a quello pesarese. Non a caso in questi giorni Pesaro è alla ribalta della cronaca politica per la presenza di ministri e big del partito per la festa nazionale dell’Unità che verrà chiusa domani da Matteo Renzi.
Il teatro delle Muse, riaperto dopo 60 anni di chiusura forzata, non è stato trasformato in un importante polo culturale, come ci dicevano all’inaugurazione, mentre il Rossini Opera Festival e il Festival del nuovo cinema hanno consolidato la loro tradizione e i finanziamenti regionali e nazionali. Il basket ai massimi livelli della Scavolini è finito ma l’Adriatic Arena ospita in questi giorni i campionati mondiali di Ginnastica Ritmica e gli alberghi di Pesaro sono tutti pieni. Sorte diversa tocca agli impianti dorici con un Palarossini che non ospita quasi più manifestazioni sportive mentre la rovina dello stadio del Conero si accelera con la scomparsa della squadra di calcio dopo il suo terzo fallimento.
L’aeroporto di Falconara è stato saccheggiato dalla insipienza e il malaffare della politica mentre Ancona sta soffocando per l’intasamento del traffico del porto che dopo nove anni di chiacchiere e bugie del pd sta minando sempre di più la salute e la vita dei suoi abitanti.
Ancona sta perdendo il suo orgoglio e il suo prestigio di capoluogo, non riesce ad esprimere persone che la rappresentino e altri si stanno appropriando degli spazi che non è capace di riempire con contenuti e progetti.
Sintomatico è il fatto che in regione, su trentuno consiglieri regionali e sei assessori, l’unico che abita in Ancona e paga le sue tasse sono io.
*Capogruppo in Consiglio regionale delle Marche del Movimento 5 Stelle
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