Coppia omosessuale insultata ad Ascoli, l’Arcigay Agorà Pesaro-Urbino sollecita la discussione in Parlamento della legge contro l’omofobia

ASCOLI PICENO – C’è stato un finale di cerimonia movimentato, ad Ascoli Piceno, per la prima unione civile di una coppia omosessuale, celebrata a Palazzo dei Capitani.

Conclusa la cerimonia i due sposi si sono intrattenuti in un bar di piazza del Popolo insieme ad alcuni parenti ed amici. Ed è stato a questo punto che sarebbero stati derisi. Sul posto sono dovuti intervenire anche i carabinieri.

Sull’episodio “il Comitato territoriale Arcigay Agorà Pesaro e Urbino esprime – come si legge in un comunicato – il proprio forte disappunto per quanto successo”.

“A quanto apprendiamo dalla cronaca locale, alcuni ragazzi hanno insultato con cori e sberleffi la coppia mentre usciva da Palazzo Capitani a cerimonia conclusa. Tutto questo in mezzo a turisti allibiti che pensavano di essere arrivati in uno dei centri culturali più importanti d’Italia.

“Nell’esprimere la scontata solidarietà ad Andrea e Francesco, denunciamo l’ennesimo caso di omofobia registrata quest’estate. Case vacanza negate a coppie gay, coppie insultate al bar, redarguite in spiaggia per atteggiamenti “sconvenienti”, aggressioni fisiche, strutture che rivendicano il diritto di discriminare clientela omosessuale, eccetera, eccetera, eccetera. Di tutto e di più.

“Tutto ciò va decisamente oltre il diritto d’opinione e si configura come vera e propria discriminazione nei confronti delle persone lgbti. Persone il cui diritto a formare una famiglia è oggi riconosciuto e tutelato da una legge dello Stato.

“Ciò – conclude la nota del Comitato territoriale Arcigay “Agorà” Pesaro-Urbino – rende sempre più necessaria la discussione in Parlamento della legge contro l’omofobia, sepolta da troppo tempo in qualche cassetto che in pochissimi hanno l’intenzione seria di riaprire”.

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