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A Pesaro la Festa del Pd per ridare un valore concreto alla politica

A Pesaro la Festa del Pd per ridare un valore concreto alla politica

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Il ministro Maurizio Martina anticipa il suo intervento alla Festa dell’Unità di Pesaro in piazzale Collenuccio, ma il popolo del Pd pesarese è presente ed è numeroso: Prima di lui a tagliare il virtuale nastro di apertura vi sono stati Francesca Fraternali , segretaria Pd di Pesaro, Giovanni Gostoli segretario provinciale Pd e Andrea Rossi responsabile della Festa nazionale che quest’anno si terrà in settembre vicino all’autodromo di Imola.

Presenti il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci che è anche presidente nazionale del Pd per gli enti locali  e il presidente del consiglio comunale Nobili. Nel suo intervento la Fraternali ha voluto ringraziare per la passione i tanti volontari che fino al 3 settembre si stanno impegnando per la riuscita della Festa, che si svolgerà nel centro storico di Pesaro.

“La festa è un momento di confronto importantissimo ed è l’occasione per portare la politica tra le persone, fuori dai palazzi. Con 3000 feste dell’unità in tutta Italia, siamo l’unico partito che può farlo. E Pesaro rimane uno dei riferimenti nazionali del Pd. Sarà una festa piena di contenuti : si approfondiranno i principali provvedimenti del governo e potranno scaturire proposte concrete per le elezioni politiche del 2018.Uno spazio importante verrà dedicato al terremoto che ha colpito il 55% nel 2017 delle Marche. Verranno evidenziate le problematiche e gli interventi legati a questo fenomeno che ha distrutto interi nuclei famigliari. I protagonisti dei nostri dibattiti saranno ministri ed esperti in temi di enti locali”.

Per Giovanni Gostoli la Festa di Pesaro è la voglia del futuro, di ridare un valore concreto alla politica, dove le divsioni nel centro sinistra sono solo deleterie. In questo momento in cui gli indici economici sono con il segno più, bisogna dare di nuovo priorità al lavoro, ai servizi della persona e la sanità. Insomma il Pd è un partito degli sguardi e non dei voti su internet o sugli slogan di Salvini. La festa sarà l’occasione per dimostrare che il nostro partito è meno ostile e con più stile.Per Rossi bisogna evitare le votazioni interne de rendere il nostro partito una occasione di creare relazioni.

Per Maurizio Martina, ministro dell’Agricoltura e vice segretario nazionale del Pd, Pesaro può essere l’occasione per un rilancio di una stagione nuova. Purtroppo stiamo subendo la follia di Bersani, che ha dichiarato di volere dialogare con il Pd e non con Renzi. Ma  Renzi, con il referendum che ha portato 2 milioni di italiani alle urne, è divenuto il segretario nazionale del Pd ed è il Pd. Insomma, vedi elezioni in Sicilia, vi sono forze politiche di sinistra che attaccano il Pd, invece di stare uniti e combattere la destra di Berlusconi, la Lega di Salvini e i Cinque stelle di Grillo. In questi anni abbiamo avuto con altre forze politiche la responsabilità di governo e se abbiamo commesso degli errori, ora la situazione economica, che era entrata in un tunnel senza sbocco, sta trovando spiragli di luce.

Per quanto riguarda la legge elettorale Martina si è detto favorevole all’idea dei collegi unilaterali (il mattarellum). Ma le condizioni politiche non permetteranno cambiamenti in tal senso. Il problema è politico e questo sta investendo anche le tematiche legate all’immigrazione. Infine il caso Lombardia, regione del ministro Martina. Dobbiamo ammettere che la destra ha avuto una interpretazione più moderna del territorio, ma in questo momento in molti comuni a cominciare da Milano, il centro sinistra sta facendo vedere grandi progressi a livello economico ed organizzativo.

 

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