L’INTERVENTOMARCHE

Lo scrittore Umberto Piersanti: “Trovo l’espulsione di Urbisaglia dal Pd una sanzione assolutamente sproporzionata, forse decretata da sudditanza verso la sinistra radicale”

Lo scrittore Umberto Piersanti: “Trovo l’espulsione di Urbisaglia dal Pd una sanzione assolutamente sproporzionata, forse decretata da sudditanza verso la sinistra radicale”

URBINO – In merito all’espulsione del consigliere comunale di Ancona Diego Urbisaglia dal Partito Democratico, il noto poeta e scrittore Umberto Piersanti esprime il proprio pensiero:

“La frase su Carlo Giuliani espressa da Urbisaglia è sicuramente sbagliata, violenta e di cattivo gusto. Tuttavia trovo l’espulsione dal partito una sanzione assolutamente sproporzionata e collegata in modo ridicolo al politicamente corretto.

La figura di Carlo Giuliani è stata esaltata dalla sinistra radicale tanto che Bertinotti gli dedicò un’aula del Parlamento, ma Giuliani non era un pacifista, sicuramente non era un seguace di Gandhi.

La camionetta dei carabinieri era bloccata, ferma e tutt’attorno aggredita con una violenza inaudita. Giuliani stava per lanciare un estintore che avrebbe potuto uccidere, fracassando il cranio del carabiniere. Ciò non è stato mai ripetuto abbastanza. I giudici che per i fatti del G8 di Genova furono – giustamente – tutt’altro che teneri nei confronti della Polizia che aveva operato con dura violenza nella caserma di Bolzaneto, assolsero in modo completo e inequivocabile il carabiniere che aveva sparato.

Non basta una frase sbagliata nel contesto di un social network rivolta peraltro ai soli amici, per decretare un’espulsione, anche perché resta il fatto che, aldilà dell’ingiusto e violento commento di Urbisaglia, chi sparò lo fece per legittima difesa.

Prima ancora di stracciarsi le vesti, la Morani dovrebbe pagare quel che deve al Partito, Comi ripensare alla direzione del partito nelle Marche e Fiano, che ha tutta la mia solidarietà per le squallide offese ricevute, stare più attento nell’estendere il reato di antifascismo.

A questo proposito ricordo che alloggiai un giorno all’Albergo Il Furlo, dove mi diedero la camera “Mussolini” in quanto unica libera, dove trovai un busto del Duce che non mi diede alcun fastidio. Ciò non significa scordare i crimini del regime fascista, le orrende leggi razziali, l’alleanza con Hitler e tutto il resto.

Chiudo questa mia riflessione ribadendo che le frasi di Urbisaglia andavano censurate e magari anche in qualche modo sanzionate, ma l’espulsione dal partito è sproporzionata e forse decretata da sudditanza verso la sinistra radicale”.

 

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