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Elena Malta, la poetessa che ama le colline pesaresi e Rossini

Elena Malta, la poetessa che ama le colline pesaresi e Rossini

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Elena Malta è una poetessa abruzzese, che ama trascorrere molto tempo a Pesaro e in alcune zone delle Marche, Recanati, Urbino e Grottammare, perché ritrova fonti di ispirazioni per la sua poesia. Ma chi è Elena Malta? Proviene da una severa preparazione professionale presso la Facoltà di lingue e letterature straniere dell’Università D’Annunzio di Pescara e si è laureata con una tesi in Letteratura anflo-americana. Ha trascorso sei anni in Canada dove ha svolto l’attività di Professore Associato di Lingua Italiana presso l’University of Toronto, Department of Italian Studies. Durante questo periodo è stata Membro di un gruppo di ricerca specializzato nello studio delle interferenze linguistiche e multiculturali italo-canadesi; ha contribuito alla realizzazione di un vocabolario linguistico di nuovi termini ed espressioni  delle varie parlate regionali italiane fra cui il dialetto pesarese. Nel 1979 rientra in Italia e insegna al liceo scientifico di Pescara. Inizia il suo iter poetico, che già al suo esordio con la raccolta di poesie Un abito qualunque, evidenziale sue tematiche e passioni per la natura, i ricordi. i paesaggi marchigiani, la Panoramica e il faro, la piazzetta di Recanati, i torricini del Laurana a Urbino e i vicoli di Grottammare alta, sono le sue locations, in cui strasportare i suoi sentimenti più intimi. Le sue poesie, Elena Marte le definisce stili di vita  In Pese mio si riassumono questi connotati poetici, descrivendoli così:

Paese mio.

Io ti voglio amare/ delizioso/ angusto angolo di mondo dove ho visto la luce/

Piccola terra su una lama/ di colle dove camminare è breve/ ma lo sguardo corre

lontano sui monti e vallate/ da collina a collina fino al mare.

Angusto luogo/

dove è fatica volare e librarsi/

e presto si impara

ad alzarsi

come albatri

La poetessa si veste di un abito qualunque per divenire viandante nelle terre marchigiane, a contemplare il tramonto da Baia Flaminia o dalla antica Rocca dell’XI secolo di Grottammare alta, minacciosa e dolce allo stesso tempo.

Vorrei/ali di gioia/ a sorprendere/ il tuo/ e il mio tempo// a dare agli anni/ tinte di cielo/ e di arcobaleni.

 

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