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A Roma la protesta dei sindaci per chiedere al Governo risorse per le strade e le scuole

A Roma la protesta dei sindaci per chiedere al Governo risorse per le strade e le scuole

Dalle Marche oltre 120 amministratori hanno partecipato alla Giornata nazionale di mobilitazione delle Province. All’appello mancano 650 milioni di euro prelevati forzosamente dallo Stato dai bilanci di questi enti. Il presidente della Provincia di Pesaro Urbino Daniele Tagliolini: “Dobbiamo garantire i servizi ai cittadini”

PESARO – Il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Daniele Tagliolini, insieme ad una delegazione di sindaci (sindaco di Urbino Maurizio Gambini, di Gabicce Mare Domenico Pascuzzi, di Acqualagna Andrea Pierotti, di Tavullia Francesca Paolucci, di Isola del Piano Giuseppe Paolini, di San Lorenzo in Campo Davide Dellonti, di Cagli Alberto Alessandri, di Mondolfo Nicola Barbieri, di Fermignano Emanuele Feduzi, di Borgo Pace Romina Pierantoni, di Montecalvo in Foglia Donatella Paganelli), dipendenti (tra cui il direttore generale Marco Domenicucci) ed al presidente regionale dell’Associazione Nazionale Presidi Riccardo Rossini in rappresentanza del mondo della scuola, ha partecipato a Roma alla Giornata di mobilitazione nazionale indetta dall’Upi (Unione delle Province d’Italia) e sostenuta dall’Anci (Associazione nazionale Comuni italiani) per chiedere a gran voce allo Stato le risorse necessarie per garantire le funzioni fondamentali previste dalle legge, in particolare la manutenzione delle strade provinciali e delle scuole.

Dalle Marche sono stati oltre 120 gli amministratori (tra cui i presidenti delle Province di Macerata Antonio Pettinari, di Ancona Liana Serrani, di Ascoli Piceno Paolo D’Erasmo e di Fermo Moira Canigola) partiti all’alba con tre pulman per partecipare all’incontro al Teatro Quirino di Roma sotto lo slogan “Il taglio che paghi tu: l’Unione delle Province d’Italia difende i tuoi servizi”. Incontro che ha visto anche la presenza delle organizzazioni sindacali e di numerosi imprenditori, dirigenti scolastici e studenti, tutti a sostegno della battaglia delle Province per avere le risorse necessarie (secondo il Sose e il Ministero dell’Economia la cifra minima è 650 milioni di euro, contro i 110 messi in campo dal Governo con la cosidetta “manovrina” di cui si chiede la modifica) per garantire i servizi ai cittadini.

“Ringrazio – evidenzia Daniele Tagliolini – tutti i sindaci che in questi due anni e mezzo hanno accompagnato con grande senso di responsabilità questa difficile fase delle Province. Dal 2014 ad oggi la Provincia di Pesaro e Urbino ha subito ben 50 milioni di euro di prelievi forzosi dalle proprie entrate, soprattutto RcAuto e Ipt, che dovevano servire a garantire i servizi, ma che hanno creato pericoli per la sicurezza lungo le strade e all’interno delle scuole. In queste condizioni è impossibile gestire le funzioni fondamentali attribuiteci dalla legge. Chiediamo risorse per la manutenzione e messa in sicurezza dei 1.250 chilometri delle nostre strade provinciali e dei 34 plessi scolastici superiori, per un totale di 15mila studenti. Per quanto riguarda le strade, la disparità è evidente e imbarazzante: l’Anas, per gestire 26mila km di strade, ha a disposizione 2.200 milioni di euro l’anno, mentre le Province per gestire 130mila km di strade possono contare solo su 100 milioni di euro”.

Nell’incontro a Roma sono stati numerosissimi gli interventi, introdotti dal presidente dell’Upi Achille Variati. Intervenuto anche il presidente nazionale dell’Anci Antonio Decaro. In molti, tra i presidenti di Provincia, hanno proposto di chiudere tutte le strade provinciali e le scuole superiori se lo Stato non assegnerà le risorse necessarie. “Chiediamo di poter garantire la sicurezza dei cittadini, perché le risorse servono a questo, non possiamo essere corresponsabili di eventuali tragedie”. Dopo la mattinata di mobilitazione, dalle 15 una delegazione Upi, guidata dal presidente Variati, andrà alla Camera dei Deputati (dove si sta completando l’esame degli emendamenti alla “manovrina”), per vari incontri con i capigruppo. Poi, alle 17, la delegazione sarà ricevuta dalla Presidente della Camera Laura Boldrini. (g.r.)

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