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PESARO / E’ morto Alberto Zedda, faro della cultura musicale

PESARO / E’ morto Alberto Zedda, faro della cultura musicale

PESARO / E’ morto Alberto Zedda, faro della cultura musicale

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Con la scomparsa di Alberto Zedda, a Pesaro all’età di 89 anni, si chiude la trilogia simbolica della Renaissance rossiniana, insieme a Philippe Gossett e Bruno Cagli, che ha costituito il Dna del Rossini opera Festival. E la presenza del maestro Zedda è stata costante e continua per tutto questo tempo. Presenza non solo in qualità di direttore artistico del Rof, ma anche di direttore dell’Accademia rossiniana, che in questi anni a portato sulla ribalta internazionale cantanti provenienti da tante parti del mondo. E l’ultimo gesto in qualità di direttore d’orchestra doveva essere nei giorni scorsi, quando al teatro Rossini avrebbe dovuto dirigere La Cenerentola, in forma scenica, con cantanti solisti, che provenivano dalla sua prestigiosa accademia. Un maestro grande per la scoperta, la lettura di Cenerentola, ma in genere per tutto il repertorio rossiniano di  cui era innamorato.

Riportiamo una recente intervista al maestro Zedda, probabilmente l’ultima. Un addio a Pesaro e a Rossini

Maestro Zedda, facciamo un bilancio della sua enorme attività musicale, che si è suddivisa in vari rami?

“Sono arrivato ad una fase della mia attività musicale, dove guardando con uno sguardo al passato, ho potuto vedere che in realtà ho realizzato non per me, ma per Rossini e per la musica in generale, molte cose. Gli studi classici e filologici, mi hanno permesso di avere una sensibilità e profondità nella lettura delle partiture rossiniane. Certamente la prima edizione critica del Barbiere di Siviglia, che avrebbe rivoluzionato la storia musicale del repertorio buffo non solo rossiniano, è stato il primo gradino, di un percorso lungo e faticoso, ma pieno di soddisfazioni. Vi è poi l’aspetto legato agli studi insieme a Cagli e Gossett. Il rapporto con un genio della musica, Claudio Abbado, che intuì l’importanza della riscoperta del Viaggio a Reims. Vi è stata poi in questi anni, grazie al Rof, alla tenacia di Gianfranco Mariotti, la voglia di continuare e di portare alla luce e alle platee opere poco eseguite, che rappresentano la grandezza del Rossini serio. Infine vi è l’aspetto didattico. Per me la scuola ha rappresentato uno dei tasselli più importanti della mia attività artistica. Ogni volta che vado  in Accademia, anche se malato,esco  sempre pieno di entusiasmo, perché le interpretazioni dei giovani cantanti di Rossini sono sempre innovative. Così vale per il podio, dove si riaccendono le energie nel salirvi ed interpretare Rossini”.

Maestro Zedda, dallo Stabat Mater a Cenerentola. Un percorso lontano ma affascinante.

“Se lo Stabat mater, che ho diretto tante volte, rappresenta l’apice del Rossini sacro, Cenerentola, è il momento più alto, per ricchezza vocale,interpretativa e ricerche musicologiche, del Rossini buffo-comico. Spesso e per lungo tempo si è identificato Rossini con il Barbiere di Siviglia, ma in realtà queste due opere citate rappresentano solo due dei numerosi vertici rossiniani, che ancora bisogna studiare e riscoprire”.

PESARO / E’ morto Alberto Zedda, faro della cultura musicale

IL CORDOGLIO DI RICCI E VIMINI

Cordoglio del sindaco Matteo Ricci per la scomparsa di Alberto Zedda, noto musicista, direttore d’orchestra e musicologo. «Una vita fuori dal comune per la musica e Rossini», nella definizione del sindaco. Con una carriera sbocciata nella vittoria al concorso internazionale Rai per direttori d’orchestra. Contrassegnata, tra l’altro, dalla direzione artistica del Teatro alla Scala di Milano, del Teatro Carlo Felice di Genova e del Rossini Opera Festival. «Perdiamo una personalità straordinaria – osserva Ricci -.  Il suo lavoro per la restituzione filologica delle opere di Rossini è stato immenso. Un patrimonio culturale che apparterrà per sempre alla città». Il sindaco cita anche «l’impulso continuo per la crescita del Rof, la passione per l’insegnamento e l’Accademia Rossiniana, la disponibilità e l’entusiasmo verso i giovani». Aggiunge il vicesindaco Daniele Vimini: «Il Maestro ci ha traghettato verso il 150esimo rossiniano e la città della musica gli sarà sempre riconoscente. E’ stato un punto di riferimento assoluto in campo rossiniano, sempre rivolto alla formazione dei giovani con slancio e generosità senza pari. Custodiremo la sua eredità, insieme al Rossini Opera Festival e alle istituzioni musicali cittadine, a cui siamo vicini in questo momento di dolore».

IL CORDOGLIO DEL PRESIDENTE TAGLIOLINI

Anche il presidente della Provincia Daniele Tagliolini esprime il cordoglio, a nome di tutto il consiglio provinciale, per la scomparsa del Maestro Alberto Zedda. “Una personalità che ha dato lustro alla città di Pesaro e all’intero territorio provinciale, facendo crescere il Rof ed avvicinandolo alle giovani generazioni grazie alla sua passione, all’entusiasmo e alla capacità di coinvolgere e condividere la sua straordinaria esperienza ed il suo talento. Persone come il Maestro Zedda sono dei fari, fanno luce su un mondo, che per lui è stato quello della musica, affinché tutti possano ammirare e conoscere le sue bellezze”.

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