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PESARO / Il Turismo del futuro punta sul brand Rossini

PESARO / Il Turismo del futuro punta sul brand Rossini

Si è svolto all’Hotel Excelsior, l’incontro per fare il punto sulle strategie e su ciò che si è realizzato, una leva sempre più essenziale per l’economia della città. Presenti gli assessori Daniele Vimini e Antonello Delle Noci

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PESARO – E’ stato un incontro partecipato quello all’Hotel Excelsior, struttura simbolo dell’accoglienza d’eccellenza sul territorio, scelta non a caso. Una sala affollata che ha visto presente tutta la comunità che a vario titolo lavora affinché Pesaro sia accogliente: gli albergatori, gli esercenti balneari, le guide turistiche e tutti gli operatori del settore ma anche i rappresentanti degli eventi culturali “istituzionali” della città – come il ROF – perché è soprattutto la cultura che può dare al turismo i contenuti per essere sempre più una città capace di attirare pubblico, tutto l’anno. “Un appuntamento – esordisce Daniele Vimini, nel suo ruolo di assessore alla Vivacità del Comune – che rappresenta un passo avanti rispetto agli Stati Generali del Turismo, iniziativa che veniva dopo il terremoto di agosto e, ancora una volta, anche oggi ci si ritrova a parlare di questo evento terribile. Per questo si sta lavorando tutti insieme con la Regione, per fare sistema contro un’emergenza che ha già condizionato negativamente le festività di Natale”.

Dati e cifre

Per parlare di turismo, occorre partire dai numeri. Ecco quelli relativi alle presenze: i dati del 2016 sono in crescita con 655.000 presenze, aumentate (+ 14.659) rispetto alle 640.000 del 2015. Con una flessione negativa, invece, il dato dell’imposta di soggiorno degli ultimi 4 mesi 2016 con 46.788 pernottamenti contro i 57.407 del 2015 con una diminuzione del 18% ma si tratta di un periodo in cui l’evento terremoto ha fatto sentire il suo peso.

Altri dati: quelli dell’indagine di customer satisfaction commissionata a Sigma Consulting nell’estate 2016 (nei mesi di luglio e agosto), da cui emerge un quadro incoraggiante e ricco di spunti. Diviso il pubblico in veterans, babyboomers, x generation e millenials, si scopre che l’offerta pesarese è più appetibile per baby boomers (+ 7% rispetto alla media nazionale) e xgeneration (+ 4%); la presenza dei millennials va invece rafforzata e ha ampi margini di crescita su cui lavorare. Prevale la dimensione familiare: 37% di famiglie con figli con una media di 44 anni di età. Significativa la quota di turisti organizzati: il 23%. Ottimo il tasso di fedeltà: il 52% di turisti fedeli. Sono attenti alla qualità dell’ospitalità e all’offerta culturale, soprattutto gli stranieri, e si definiscono benestanti; il 19% dichiara di appartenere al ceto medio-alto. Sarebbe utile correggere lo sfasamento tra l’immagine della città e il prodotto di cui si fruisce quando si soggiorna qui: Rossini è l’elemento “fermo” e consolidato ma la consapevolezza che Pesaro è città d’arte e cultura la si matura solo dopo averla vissuta con i suoi luoghi e i suoi eventi, e così pure che sia città di mare. Perché ci conoscono? Per Rossini 81%, per il ROF 59%, il circuito museale 49%, il tramonto sul mare 40%, la Bicipolitana 41%, Parco San Bartolo 36%. E dopo la spiaggia, si sceglie il centro storico, l’arte e lo shopping. In sintesi, il gradimento del prodotto turistico Pesaro raggiunge un voto medio di 8.50 e tornerebbe certamente qui il 64% dei visitatori.

Le strategie

Dai numeri, le strategie dell’amministrazione che sta lavorando su diversi fronti, primo fra tutti quello della comunicazione, per migliorare la percezione delle tante potenzialità che abbiamo. Ma anche con azioni concrete: come l’allungamento della stagione balneare, possibile solo grazie alla collaborazione degli esercenti balneari. E poi il sole assicurato e il tramonto sul mare: altri elementi che hanno contribuito a fissare il tema di Pesaro come città di mare. Pesaro è anche città d’arte grazie alla presenza di una rete di musei e di eventi di qualità; il binario è doppio; rientra qui la strategia del biglietto unico per offrire al turista un territorio più ampio e più scelta per stare bene. Conseguenza naturale di questa strategia, le partnership con gli altri comuni: Acqualagna, Apecchio e Cartoceto per la gastronomia, Recanati per la cultura.

Il tema della destagionalizzazione: e qui i contenitori sono importanti per ospitare grandi eventi in momenti diversi dell’anno. E naturalmente Rossini: sta per partire la Settimana Rossiniana attorno al Compleanno del compositore e sempre più si consolida l’assunto che venire a Pesaro dal 21 al 28 febbraio significa vivere un’offerta musicale unica. Ma si sta lavorando anche sul format estivo “Rossini in piazza” per rafforzare il mese di luglio con il Cigno: la città verrà inondata di input rossiniani di grande impatto seguendo anche il tema, molto forte, della gastronomia. Il progetto “Rossini Gourmet” è un pacchetto di valorizzazione legato a Rossini che verrà presentato ai ristoratori. Da Rossini al Parco San Bartolo con il progetto dei “Bike Hotel”: creare un consorzio certificato di alberghi attrezzati per il turismo ciclabile proprio a partire dai fattori competitivi di Pesaro tra cui la natura del San Bartolo con paesaggi e percorsi unici. Si coinvolgeranno Gabicce, Tavullia e Gradara. A partire dal 2017, ogni anno uscirà una cartina con la rete diffusa dei bike hotel e gli itinerari. Sono tanti tasselli ma tutto deve concorrere all’obiettivo finale: riconvertire l’economia di Pesaro sulla base del turismo.

Obiettivo su cui insiste anche l’assessore alla Gestione Antonello Delle Noci. Tre i punti essenziali. Il brand: la definizione sempre più precisa di ciò che la città vuole essere e il brand che si traduce in azione concreta. Pesaro ‘città europea dello sport’: con la Coppa Davis, il basket e i campionati del mondo e la coppa del mondo di ginnastica ritmica,  città della bicicletta (grazie agli 85 km di Bicipolitana), città di piloti e motori, Città della Musica con la candidatura Unesco.

Gli investimenti. Nel 2016, 35 milioni di euro, nel 2017 altri 16 milioni di euro di cui molti saranno rivolti proprio al turismo, alla riqualificazione della zona mare e del centro storico, la ristrutturazione di Palazzo Ricci con fondi europei. Il bando nazionale di INAIL per ristrutturare il San Domenico e rilanciare il centro storico attorno al food. E poi ancora ciò che si è fatto su Casa Rossini e sul teatro Sperimentale.

La strategia. “Il piano è di investire sul turismo perché è cambiato il sistema produttivo ma ci vorrà tempo per vedere la svolta e c’è un grande lavoro da fare con le associazioni di categoria e gli albergatori”. Ma l’Amministrazione si sta muovendo in modo concreto come dimostra la recentissima delibera comunale (sta aspettando di passare in Consiglio) sulla qualità degli alberghi. A Pesaro l’albergatore che decide di aumentare la qualità del suo albergo, vedrà eliminati gli oneri di urbanizzazione e le tasse per 3 anni. In questo momento ci sono 7 strutture chiuse da ormai 10 anni cui si dà l’opportunità di presentare un progetto e la possibilità di convertire in altro ma l’obiettivo sarebbe di averle tutte aperte all’accoglienza. Ma parlando di strategie, si torna ancora una volta al brand e più precisamente al brand di Rossini, carta vincente da sfruttare anche per investimenti nazionali ed europei, asso da giocare per un turismo sempre più forte; dunque sempre più leva per lo sviluppo del territorio.

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