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L’esempio (da emulare) di Rimini, tra sport e turismo

L’esempio di Rimini, tra sport e turismo

L’esempio (da emulare) di Rimini, tra sport e turismo

Una città che vive una modernità europea, tra fiere, spettacoli ed  eventi nazionali ed internazionali. Con un quartiere fieristico, che si permette il lusso di ospitare negli stessi giorni, lo spumeggiante evento Beer Attraction  “Birra dell’Anno” ed il grande spettacolo di Basket City

L’esempio di Rimini, tra sport e turismo

L’esempio di Rimini, tra sport e turismo

L’esempio di Rimini, tra sport e turismo L’esempio di Rimini, tra sport e turismo L’esempio di Rimini, tra sport e turismo

L’esempio di Rimini, tra sport e turismodi GIUSEPPE CRISTINI*

RIMINI – Mentre nelle Marche il basket è in piena sofferenza, con squadre e città che si sono perse per strada, con la sola Jesi in Legadue e con la Vuelle  Pesaro, che sta cercando di strappare la salvezza con i denti e con le unghie (e qui, mi piace  ricordare l’ottimo lavoro del presidente/gentleman Ario Costa),  nella vicina Rimini si sono giocate, con gare tiratissime e un’organizzazione perfetta, le Final Eight di Coppa Italia.

Rimini, una città che vive una modernità europea, tra fiere, spettacoli ed  eventi nazionali ed internazionali. Con un quartiere fieristico, che si permette il lusso di ospitare negli stessi giorni, lo spumeggiante evento Beer Attraction  “Birra dell’Anno” ed il grande spettacolo di Basket City.

Spettacolo e  bellezza: un  salotto dello sport, con la voglia di esserci, con famiglie intere, che desiderano vivere un momento di sport pulito, bello e vero, ma soprattutto eticamente corretto, dal punto di vista economico. E questa volta il basket batte il calcio nettamente, soprattutto tra le famiglie. Così come avviene nella Nba americana, dove i bambini con le mamme, scoprono che il tifo conta più del risultato, e dove si applaude comunque e sempre il migliore.

Rimini, capitale italiana dell’entertainment, dove ha vinto lo spettacolo puro all’ennesima potenza, e dove  le Final Eight, rappresentano uno spot incommensurabile per lo sport reale e vero.

E  visto che Rimini è una  location centrale, facilmente raggiungibile da tutta Italia,  mi aspetto a breve anche un Vinitaly sulle spiagge, versione estiva.

Nel festival dello sport, tra gara delle schiacciate e tiro da tre punti,  ha vinto la squadra, oggi più attrezzata in Italia; l’Emporio Armani Milano. Mi ha, affascinato soprattutto la presenza nutrita di squadre del Sud Italia: quattro su otto. Sono certo, che quando “Re Giorgio” lo stilista, lascerà il basket, sarà il Meridione a dominare nello sport della palla a spicchi.

Ho visto tecnica pura in campo,  con giovani fantastici. Per me  MVP della finale è certamente Ricky Hickman, giocatore ex Pesaro e valido per tutte le stagioni.

Campioni coraggiosi come Della Valle, Vitali, Sacchetti, Cinciarini e Pascolo. Da  questi giovani italiani dovrà ripartire il basket.

Un plauso al ritorno di Venezia, ad Avellino, Capo d’Orlando, Brindisi ed  alla  matricola terribile Brescia. In semifinale ho colto, la leggerezza mentale di Brescia, l’indomabilità mai sopita di Sassari, la corazzata straniera di Milano e l’italianità del basket  di Reggio Emilia.

Per cui Basket City  batte Calciopoli, dieci a zero.

*Cavaliere del gusto e della bellezza

QUI SOTTO GLI ATLETI PRIMA DELLA GARA DURANTE L’INNO DI MAMELI

 

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