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“Giù le mani dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”

“Giù le mani dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”

Polemica presa di posizione delle organizzazioni sindacali che contestano l’ennesimo tentativo di decapitare il vertice tecnico

“Giù le mani dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”ANCONA “L’ennesimo tentativo di decapitare il vertice tecnico del Corpo Nazionale – affermano per la FP CGIL Marche il segretario regionale Alberto Beltrani e per il Coordinamento regionale CGIL VVF Marche, Renato Ripanti – per consegnarlo in mano all’apparato Prefettizio non lo accetteremo mai!!!!

Nel momento in cui il Corpo Nazionale sta dimostrato per l’ennesima volta il suo valore e le sue capacità tecnico operative, nonostante le difficoltà generate dai pesanti tagli degli ultimi decenni, nelle stanze del “palazzo” qualcuno con un colpo di mano tenta di modificarne la mission, apportando cambiamenti ai decreti 139/06 e 217/05, consegnando così un Corpo tecnico per eccellenza in mano alle Prefetture.

“Le bozze dei decreti 139/06 e 217/05 consegnate alle organizzazioni sindacali il primo febbraio e già in discussione da diversi mesi, sono un groviglio di norme confuse che non offrono soluzioni apprezzabili a nessuna delle problematiche più volte denunciate dalle organizzazioni sidnacali, anzi finirebbero per peggiorare la situazione rendendo ancora più complicata e burocratica la macchina dei soccorsi, scaricando ancora una volta sui lavoratori le negatività di una “riforma” che non prevede per gli stessi benefici e valorizzazione!

I Vigili del Fuoco sono stanchi di riforme a costo zero fatte sempre e solo sulle loro spalle.

“Per la CGIL – affermano sempre per la FP CGIL Marche il segretario regionale Alberto Beltrani e per il Coordinamento regionale CGIL VVF Marche, Renato Ripanti – l’unica riforma possibile è quella capace di garantire la piena autonomia gestionale del Corpo Nazionale evitando che lo stesso possa essere assoggettato alla politica o alle Prefetture, con una propria autonomia funzionale ed un vertice unico proveniente dai ruoli tecnici interni.

“Una struttura operativa, che come recita la legge 225, possa assumere in pieno il ruolo di componente fondamentale della protezione civile, capace di coalizzare a se tutte quelle componenti del soccorso tecnico urgente che nulla hanno a che fare con la security, ma che sono viceversa il fulcro di un sistema di Safety moderno ed avanzato”.

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