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Un’equipe medica per gli anziani delle zone terremotate

Un’equipe medica per gli anziani delle zone terremotate

L’Inrca punto di riferimento per tutte le Marche. Dal confronto fra associazioni di volontariato, sindacati, dirigenza sanitaria su come costruire l’Istituto del futuro, emersa la necessità di potenziare i servizi per l’Alzheimer. Al presidente della Regione chiesto con urgenza di far ripartire il cantiere dell’Aspio

ANCONA – Un’equipe medica dell’Inrca che visiti le persone anziane che erano ricoverate nelle case di riposo e nelle Residenze sanitarie assistite delle zone colpite dal terremoto e che, a causa del sisma, sono state spostate in altre strutture, anche fuori regione. E’ una delle esigenze emerse dal confronto organizzato dagli Amici dell’Inrca a cui sono stati invitati il Comitato di partecipazione Por Inrca, Cittadinanza attiva, organizzazioni sindacali sanitarie e di volontariato, il direttore generale dell’ospedale regionale di Ancona, Michele Caporossi, e i vertici dell’Inrca. Nell’introduzione, il presidente degli Amici dell’inrca, Aldo Tesei, che ha portato anche il pensiero di alcuni sindaci, associazioni che assistono le persone con demenza e  confederazioni sindacali, ha evidenziato l’esigenza di approfondire le prospettive dell’assistenza sanitaria e sociale dell’Inrca. L’iniziativa, infatti, è stata promossa dall’associazione per tracciare le prospettive per l’assistenza sanitaria e sociale dell’Istituto nelle Marche e per capire qual è la programmazione delle attività di ricerca. Dal confronto è emersa il bisogno potenziare i servizi per le demenze in quanto la patologia dell’Alzheimer necessità di nuove realtà assistenziali sia pubbliche sia private. In questo panorama, è stato detto, l’Inrca si conferma come punto di riferimento per il comprensorio di Ancona, per le Marche e l’Italia per la salute dell’anziano.

Fra i temi condivisi nella riunione, anche il bisogno di potenziare il programma di ricerca dell’Inrca estendendolo a tutta la regione e coinvolgendo le realtà territoriali, sanitarie, sociali, con la partecipazione dei medici di famiglia, Rsa, Case protette e di riposo, ospedali di comunità. All’interno di questi ultimi, all’Inrca dovrebbero essere affidate le competenze per l’assistenza. Fondamentale, con questi scopi, è la realizzazione della Cittadella dell’Anziano, nelle strutture della Montagnola di Ancona, per essere al fianco delle esigenze della popolazione adulta e per favorire una longevità sana.

Il direttore generale dell’Inrca, Gianni Genga, ha effettuato un’ampia e lungimirante relazione sulle prospettive dell’Inrca, completata dagli interventi del direttore scientifico, Fabrizia Lattanzio, e del direttore sanitario, Alberto Deales. Genga ha illustrato l’intesa raggiunta con la struttura ospedaliera di Osimo, con un ampliamento dell’offerta di un insieme di nuovi servizi, e l’accordo con la direzione generale dell’ospedale regionale di Torrette di Ancona per una programmazione e distinzione dei servizi, per meglio garantire l’appropriatezza e la celerità della cura.

Il confronto ha anche evidenziato la validità dei programmi dell’Inrca che dovranno essere sostenuti con tempestività e lungimiranza ma che rischiano di non trovare un’adeguata realizzazione a causa dell’incertezza nella realizzazione del nuovo ospedale e del blocco dei lavori all’Aspio di Ancona. E’, infatti, passato un anno dalla sentenza del Consiglio di Stato, che annullava il contratto con la precedente ditta appaltante e che però non viene ancora attuata, influenzando negativamente la programmazione dell’assistenza sanitaria e sociale.

I ritardi nella ripresa dei lavori del cantiere, inoltre, provocheranno gravi danni, con i costi di costruzione che certamente lieviteranno. Viene, perciò, richiesto alla Regione di valutare con urgenza le proposte di modifica del progetto appaltato che l’Inrca, dopo consultazioni, ha presentato alla stessa amministrazione regionale. Tutti i partecipanti all’iniziativa hanno unanimemente condiviso il giudizio sul fatto che un ulteriore ritardo non è più concepibile e, per questo, hanno deciso di chiedere un incontro al presidente della Regione per sintetizzare quanto emerso durante il confronto.

 

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