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Sisma Marche, Brignone: “Il Governo aiuti i Sindaci”

Sisma Marche, Brignone: “Il Governo aiuti i Sindaci”

La parlamentare di Possibile chiede anche di non impedire ai cittadini di dotarsi in modo autonomo di  soluzioni abitative temporanee

Sisma Marche, Brignone: "Il Governo aiuti i Sindaci"

di BEATRICE BRIGNONE*

PRESENTATA UNA INTERROGAZIONE AL GOVERNO CONCERNENTE le procedure per l’installazione di moduli abitativi temporanei nei luoghi colpiti dal sisma lo scorso 24 agosto e 30 ottobre nella regione Marche.

In particolare nel documento presentato, si chiede di apportare le opportune modifiche al decreto Terremoto recentemente approvato alla Camera, in considerazione del fatto che dalla Regione Marche è stata inviata una comunicazione ai Sindaci interessati dal sisma, con la quale si chiede di rispettare le regole e richiama ad attenersi a quanto prescritto nel decreto Terremoto.

Il servizio Urbanistica e paesaggio della Regione Marche comunicava ai Sindaci: “…le iniziative di localizzazione temporanea di container o casette in aree di proprietà privata, anche se a carattere transitorio, non sono conformi alle disposizioni del decreto legge 205/2016 e alle ordinanze del capo del Dipartimento della Protezione civile che disciplinano gli interventi post sisma. Tali provvedimenti qualora fossero presi dai Comuni sono illegittimi”.

Le popolazioni colpite dal sisma vivono per lo più in zone montane e con temperature molto rigide,  tuttavia a oggi sono ancora in attesa dei moduli abitativi da parte della Protezione Civile. Alcuni cittadini – in attesa della messa in atto delle disposizioni del decreto, riguardanti la casa- – si è organizzata in modo autonomo nel trovare soluzioni abitative temporanee.

Stante la già precaria condizione in cui vivono le popolazioni colpite dal terremoto, è davvero insostenibile che i Sindaci debbano trovarsi nella condizione di dover comunicare ai propri cittadini che qualsiasi esecuzione di opera edilizia se pur temporanea, in assenza del titolo abilitativo previsto per legge, si configura in reato di costruzione abusiva.

Il Governo intervenga immediatamente nel modificare il recente decreto prorogando i termini di novanta giorni, affinché le popolazioni possano insediare casette temporanee senza incorrere nel reato di abusivismo edilizio.

*Deputata marchigiana di Possibile

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