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Gianni Maggi: “La programmazione regionale non dà indirizzi strategici ad Aerdorica e agli altri enti partecipati”

Gianni Maggi: “La programmazione regionale non dà indirizzi strategici ad Aerdorica e agli altri enti partecipati”

Gianni Maggi: “La programmazione regionale non dà indirizzi strategici ad Aerdorica e agli altri enti partecipati”di GIANNI MAGGI*

ANCONA – “Con rammarico rilevo che su questi atti così importanti stiamo facendo un rituale vuoto, in cui i consiglieri giocano un ruolo marginale rispetto a una giunta che dispone di questa regione un po’ come vuole.

Deve essere costata proprio una gran fatica alla Giunta redigere il DEFR dello scorso anno, di ben 133 pagine. Evidentemente hanno deciso di riposarsi quest’anno, con il DEFR 2017 – 2019 (e relativa Nota di Aggiornamento), scarno, praticamente vuoto (20 pagine), nonostante sia uno dei più importanti documenti programmatori della Regione.

Manca, “la descrizione degli obiettivi strategici, con particolare riferimento agli obiettivi e gli strumenti di politica regionale in campo economico, sociale e territoriale” perché non possono essere quelle dieci righe dieci dove si elencano le missioni e programmi, ma non c’è riferimento agli obiettivi. E non si può neanche fare riferimento a quanto elaborato un anno e mezzo fa.

Manca l’indicazione degli obiettivi programmatici pluriennali di riduzione del debito, che poi, anche nel DEFR principale erano accennati in 5 pagine di cui solo una decina di righe scarse destinate alla “strategia”. Quest’anno, nulla.

E poi, mancano gli indirizzi agli enti strumentali ed alle società controllate e partecipate.

Mancano nella Nota di aggiornamento, mancano nel DEFR 2017 – 2019 e mancavano anche nel DEFR 2016 – 2018. Non basta elencarle, o dire quali volete dismettere.

Programmare non significa far uscire un titolo sui giornali per tranquillizzare gli animi e tenerci buoni e non farci parlare, ad esempio, di Aerdorica. Gridare dalle pagine della stampa che il “bilancio di Aerdorica è in attivo” non ci farà rinunciare ad una commissione d’inchiesta, per riuscire a capire il bandolo di tutta questa brutta vicenda. Perché non è il “bilancio” ad essere in attivo, ma il MOL cioè il Margine Operativo Lordo, cioè un indicatore di redditività che si basa esclusivamente sulla gestione dell’azienda, senza considerare gli interessi (che fanno parte della gestione finanziaria), le imposte (cioè la gestione fiscale), il deprezzamento dei beni e nemmeno gli ammortamenti. Escludere le manovre fatte dagli amministratori dell’azienda (ammortamenti e accantonamenti, ma anche la gestione finanziaria) non dà una visione corretta dell’andamento aziendale.

Proprio il 29 settembre di quest’anno vi è toccato anche revocare parzialmente, per quasi 44 mila euro, un contributo comunitario concesso ad Aerdorica perché questa non è stata in grado nel 2015, viste le difficoltà, di pagare i debiti di alcuni professionisti. I 44 mila euro sono persi, da Aerdorica e dalla Regione, ma i debiti sono rimasti.

Il 14 dicembre andate a liquidare alla Società 1 milione e 100 mila euro, dopo che già gli avete liquidato 1 milione e 900 mila quest’estate, che in totale fanno i 3 milioni dell’aumento di capitale di quest’anno. Ma cosa accade contestualmente? Che nel decreto di liquidazione, spunta anche un piano di riparto per la restituzione, da qui alla fine del 2020, da parte di Aerdorica verso la Regione, di quel contributo di 1 milione e 100 mila euro che era illegittimo aiuto di Stato. Paghiamo ad Aerdorica il saldo dell’aumento di capitale e ci facciamo restituire lo stesso importo per illegittimo aiuto di Stato in 5 anni. Il tutto costa ad Aerdorica, e quindi alla fine alla Regione stessa, 10 mila euro più spicci di interessi.

Allora, se in tutto questo, il 7 dicembre Aerdorica vi manda l’ennesimo sollecito a sbloccargli questi soldi dicendo che “in assenza dell’erogazione la società ha sopravvivenza fino al 31.12.2016”, con che coraggio andate a dire sui giornali: “Aerdorica, bilancio 2016 positivo”

E, se prima la gestione era imputabile ad altri, sempre del vostro partito, attenzione che adesso è già passato un anno e mezzo di VOSTRA gestione, anzi “gestione non gestione” come abbiamo visto e documentato.

Aerdorica è l’esempio lampante e amaramente tragico di ciò che succede quando la Regione si ostina a trattare con stolta superficialità i documenti che dovrebbero dare gli indirizzi strategici anche alle società partecipate”.

*Consigliere regionale MoVimento 5 Stelle

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