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Il Presidente Sergio Mattarella nelle zone distrutte dal terremoto

Il Presidente Sergio Mattarella nelle zone distrutte dal terremoto

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CAMERINO – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, rientrato in anticipo dalla visita ufficiale in Israele e in Palestina, ha visitato le zone di Camerino e Norcia colpite dal sisma e Magione sul Lago Trasimeno.

Al Palazzetto dello sport di Camerino, il Presidente Mattarella ha incontrato le popolazioni colpite dal terremoto e i soccorritori. Ad accogliere il Capo dello Stato nella cittadina marchigiana, il Commissario, Vasco Errani, il Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui, oltre alle autorità locali e alle rappresentanze di Vigili del Fuoco, Croce Rossa, e volontari della Protezione Civile.

Il Presidente Mattarella si è quindi recato a Norcia dove, accompagnato dal sindaco, Nicola Alemanno, si è intrattenuto con i cittadini, ha incontrato i Monaci della Basilica di San Benedetto, simbolo della città crollata dopo le ultime scosse, e ha visitato la zona rossa del centro storico. Ultima tappa della visita del Presidente della Repubblica a Magione sul Lago Trasimeno dove sono ospitati alcuni abitanti delle zone terremotate.

Il Presidente Mattarella nelle zone distrutte dal terremotoIl Presidente Mattarella nelle zone distrutte dal terremoto

“La presenza del Presidente Mattarella e la sua vicinanza – ha detto il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli – è la vicinanza di tutte le istituzioni. I cittadini sono colpiti da situazioni davvero pesanti, senza casa non vedi prospettiva e ti può cadere il mondo addosso. Cambiare mentalità, riuscire a recuperare quella capacità di reazione che è fondamentale in momenti così difficili passa anche attraverso a momenti simbolici: la presenza del presidente della Repubblica rappresenta tutto questo, da solo incarna tutte le istituzioni vicine alla nostra comunità. Ogni volta che viene siamo assolutamente grati perché accompagna la necessaria ricostruzione, che è l’obiettivo numero uno del lavoro che stiamo facendo, il rilancio economico è l’obiettivo numero due perché non c’è ricostruzione senza economia, il terzo obiettivo è il rilancio della comunità che ritrova le ragioni e lo spirito attraverso le quali poter ripartire”.

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