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Presentato a Cattolica il libro dello scrittore pesarese Paolo Pagnini Musena e Rumgaia

Presentato a Cattolica il libro dello scrittore pesarese Paolo Pagnini Musena e Rumgaia

Presentato a Cattolica il libro dello scrittore pesarese Paolo Pagnini Musena e Rumgaiadi PAOLO MONTANARI

CATTOLICA – E’ stato presentato nei giorni scorsi alla libreria Saponaz di Cattolica il libro dello scrittore pesarese PAOLO PAGNINI  dal titolo MUSENA E RUMGAIA Personaggi, storie e avvenimenti di un mondo scomparso con disegni di Francesco Morosini ed edito dalla BCC credito cooperativo di Gradara. Il libro che è un omaggio alla vecchia marineria della costa pesarese e romagnola ha per titolo due termini ormai desueti ma che una volta avevano un valore economico concreto. La MUSENA è infatti il compenso in pesce che il “paron” distribuiva ai marinai imbarcati in ragione di 3/5 kg. a testa, mentre la RUMGAIA  è il pesce di scarsa qualità che il “paron” regalava, all’attracco in porto, ai vecchi marinai o alle famiglie povere. Dopo aver edito un importante volume sulla storia della marineria di Cattolica a cura della professoressa Maria Lucia De Nicolò, direttrice del Museo della Marineria di Pesaro che si trova a Villa Molaroni, la BCC do Gradara con questo libro compie un’operazione di cultura marinara di carattere complementare con la valorizzazione delle memorie locali.

Il pensiero della gente, il periodo storico di una comunità che in parte si sta estinguendo, hanno un significato importante che deve essere tramandato alle nuove generazioni. L’autore non ha fatto uso solo della memoria, ma è entrato anche nelle case dei marinai e in base ai loro racconti e pezzi di ioornale è riuscito a scrivere questo libro. La prima figura emblematica che viene fuori è quella di ELVINO GALLUZZI, personaggio umile e semplice. Elvino a otto anni era già a bordo di una barca da pesca o da carico, nell’intento di imparare e portare un contributo, al mantenimento della numerosa famiglia. Per loro il periodo dei giochi è stato molto breve e l’età dell’innocenza è stata scalfita dal lavoro.

Un esempio di questa maturità precoce la si ritrova nel capolavoro cinematografico di Ermanno Olmi L’ALBERO DEGLI ZOCCOLI. Uno dei racconti più belli e felliniani è quello intitolato L’AN DAL NEVON. Si racconta la storia del nevone del 1928/29 , dove per le continue burrasche i pescatori facevano fatica ad andare in mare. Un giorno il 28 febbraio, il pescatore Bigion, non riuscendo a dormire si alzò di buon mattivo, andò in spiaggia nella speranza di raccogliere qualche pesce buttato a riva dalla forza delle onde ed ebbe una gradita sorpresa: con un pò di pazienza si poteva rimediare qualche pesce da portare a tavola.

Una pioggerellina insistente e gli spruzzi del mare lo stavano inzuppando d’acqua. Corse a casa e indossò l’inzreda (soprabito di grossa tela, con cappuccio e macerata di olio di semi). C<amminò lentamente sulla battigia e trovò tanti pesci residui, poi delle protuberanze,cumuli di seppie più di 30 chili, che sfamò l’intera famiglia per alcuni giorni. Una storia da amarcord, che i vecchi marinai romagnoli e marchigiani raccontano ai loro nipoti. Storie vere che non dobbiamo dimenticare.

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