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PESARO / Un crescendo rossiniano per la conferenza sull’arte contemporanea

 

PESARO / Un crescendo rossiniano per la conferenza sull’arte contemporanea

Nella Sala del Consiglio comunale gli incontri dedicati al Secolo breve hanno sempre registrato una grande partecipazione di pubblico

PESARO / Un crescendo rossiniano per la conferenza sull'arte contemporanea PESARO / Un crescendo rossiniano per la conferenza sull'arte contemporanea PESARO / Un crescendo rossiniano per la conferenza sull'arte contemporanea

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Nella sala del Consiglio comunale la docente di lettere e storica dell’arte MARTA FOSSA, il giornalista e critico cinematografico PAOLO MONTANARI il CONTE ALESSANDRO MARCUCCI PINOLI, poeta, pittore e scultore, sono stati i protagonisti della tavola rotonda sull’arte contemporanea. In particolare Marta Fossa, ha trattato il tema DAL DIVISIONISMO AL FUTURISMO, con particolare attenzione alle due fasi del movimento divisionista, quello ufficiale che nasce con l’opera di Giovanni Segantini e quello simbolista. Marta Fossa, con molta originalità e chiarezza, ha approfondito questa tematica artistica, che è frutto di una sua visita quest’estate al MART di Rovereto, dove è ancora in corso la mostra DAL DIVISIONISMO AL FUTURISMO. ALLA RICERCA DELLA LUCE.  Il movimento del Divisionismo si è sviluppato nell’ultimo decennio dell’Ottocento e sostiene la necessità di non mescolare i colori sulla tavolozza, ma di accostarli direttamente sulla tela, cosicché la fusione avvenga nella retina dell’osservatore. Il Divisionismo nasce essenzialmente dall’Impressionismo e ne sviluppa ulteriormente la ricerca sulla scomposizione dei colori e della luce. Il Divisionismo può anche essere chiamato Puntinismo.

In LE DUE MADRI DI SEGANTINI si trova dunque il manifesto ufficiale di questo movimento. Ma da cosa nasce il Divisionismo?

Verso la fine dell’Ottocento, l’aggravarsi dei problemi sociali viene registrato dagli artisti i cui contenuti pittorici si fanno più tragici; la scienza,invece che sanare la triste condizione delle masse, diventa mezzo per accrescerne lo sfruttamento. L’arte è ora interpretata come una via di salvezza, per cui si estende ad ogni aspetto della vita, dai Preraffaelliti in Inghilterra, alla contemplazione artistica secondo il pensiero di Nietzche. Lo spiritualismo domina e si sviluppa l’interiorizzazione del rapporto arte</natura, che interpreta con sottolineature diverse,accentuando l’aspetto simbolico, della seconda fase del Divisionismo.Anche Previati con La Madonna dei gigli, sviluppa un’altra interpretazione sul tema della maternità sacra. Un’altra declinazione del Divisionismo è l’opera di Segantini PASCOLI DI PRIMAVERA del 1896. L’opera è realizzata completamente en plein air e a differenza degli altri divisionisti, Segantini non lavorava mai in studio, neanche per le fasi di rifinitura del dipinto. In Mare di nebbia, l’autore Vittòre Grubicy de Dragon, figura cruciale per la nascita e lo sviluppo del Divisionismo, evidenzia come l’artista,quando è affascinato da uno spettacolo, da una scena grandiosa della natura, no ha più da guardarsi attorno per scegliere…è quella nel suo assieme complessivo che è spinto ad assorbire e compenetrare con  intensità religiosa.In Ritorno dal bosco del 1890,Segantini ambienta la scena di una donna che torna a casa, dopo aver raccolto legna per il fuoco. Qui tutto si carica di significati simbolici: la fatica di chi trae sostentamento dalla natura e l’ineluttabilità del proprio destino, cui rimandano  le tracce lasciate dalla slitta all’andata e ripercorse esattamente al ritorno, nonché il grosso e contorto ceppo in primo piano trasportato dalla slitta. Ma oltre ai paesaggi vi sono anche gli AUTORITRATTI , LAGRIME, GIOIE MATERNE E L’AMORE ALLA FONTE DELLA VITA di Segantini che esprime una personale visione mistica della natura, intesa come simbolo di valori universali quali la vita, l’amore e la morte. Infine l’arrivo a Balla con La madre e Agave sul mare del 1905. e Carrà con Ciò che mi ha detto il tram, dove tutto sembra deformarsi e scivolare in molteplici direzioni, che aprono la strada del Divisionismo al Futurismo e l’anello di congiunzione è Umberto Boccioni.

Paolo Montanari si è soffermato sulla personalità del grande pittore calabrese che proprio a Milano ha trovato le sue radici artistiche consolidate. Il rapporto con Carrà e Balla, la vicinanza nel 1910 al Futurismo di Marinetti, l’influenza simbolista del Divisionismo sulla sua prima pittura tutta proiettata verso il sociale, rendono Boccioni l’artista più complesso del Novecento italiano. Pur aderendo alla lezione futurista, non disprezza il classicismo, il simbolismo e a Parigi ha contatto con il modernismo di Picasso, il surrealismo, il dadaismo e soprattutto si lega in una forte amicizia con il poeta Apollinaire. Alessandro Marcucci Pinoli, ha letto un messaggio del critico d’arte prof.Giannella, che ha riassunto l’attività del Premio Rotondi che ogni anno premia i cosiddetti benemeriti che operano con iniziative a favore dell’Arte. Pasquale Rotondi salvò a Sassocorvaro tante opere d’arte di immenso valore ed anche oggi Marcucci Pinoli, che nelle passate edizioni ha ricevuto il premio Rotondi, con la realizzazione dell’Hotel Alexander Museu.m, è promotore di questa cultura dell’arte contemporanea.

(Le foto sono di MARTA FOSSA)

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