PESARO / L’attore Roberto Rossini fa rivivere i personaggi shakesperiani
PESARO / L’attore Roberto Rossini fa rivivere i personaggi shakesperiani
Amleto, Prospero, Macbeth tornano a rivivere nella conferenza organizzata alla Società Operaia di mutuo soccorso
di PAOLO MONTANARI
PESARO – La presenza dell’attore urbinate, Roberto Rossini, trent’anni di palcoscenico con la compagnia di Mario Scaccia e a Milano al Piccolo Teatro, hanno valorizzato una serata culturale, la prima conferenza di una serie, nella storica sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Pesaro, in via Cairoli 53. Sala gremita di persone per ascoltare il giornalista Paolo Montanari che ha tenuto una conferenza su Shkespeare nostro contemporaneo? e le letture da Amleto,La Tempesta e Macbeth di Roberto Rossini. “Cosa significa oggi leggere e interpretare Shakespeare, nella nostra società delle immagini, dove i volti, i suoni e i messaggi sono amplificati e i personaggi e le parole sono come gocce di intrattenimento da assumersi prima e dopo i pasti come il telegiornale?, ha esordito Montanari.
Eppure per i 400 anni dalla morte di Shakespeare, si sono aperte nuove vie, che permettono agli studiosi contemporanei, di dare nuove interpretazioni ai suoi personaggi. Il primo non per popolarità ma per complessità è la figura di Amleto, dove la vendetta è il solo pretesto che il grande drammaturgo inglese utilizza per mescolare tutta una serie di temi universali: le relazioni padre-figlio, madre-figlio; le relazioni amorose nel contesto poetico-angelicato e carnale; le relazioni di forza al vertice di uno stato; la pazzia reale, la pazzia finta, la dissimulazione, la giovinezza e la vecchiaia; l’azione e l’inerzia; il potere è corrotto o il potere corrompe?; le grandi questioni esistenziali “To be or not to be, l ‘esistenza di Dio e infine il senso e il significato del teatro e la sua relazione paradigmatica con la vita. In Amleto tutto è problematico e il dilemma è quello di non sapere cosa fare. Ma vi è anche un’altra interpretazione del personaggio attivo: Amleto architetta uno spettacolo teatrale che per cadere in trappola lo zio tiranno. Poi vi è il tema della pazzia di Ofelia, tipica della tragedia greca. Dunque in Amleto vi è una connessione fra pensiero e azione. L’attore Roberto Rossini ha letto due parti del celebre Amleto. L’essere o non essere, dove a saputo tirare fuori di sè tutta la drammaticità del momento e che nella famosa sequenza di Hamlet di Laurence Olivier del 1948, rasenta all’atto estremo del suicidio. Nella figura di Prospero, il personaggio principale de La Tempesta, penultima opera di Shakespeare, Vi è una conclusione quasi religiosa con la pacifica convivenza del’isola posseduta dal mago Prospero.
Due personaggi Prospero e Amleto dove la maschera diviene realtà virtuale e dramma. La Tempesta appartiene al gruppo dei romances, cioè commedie romanzesche, arricchite da elementi fiabeschi, fantasiosi, mitici e leggendari. Si assiste a una ricomposizione dei conflitti e dei nodi esistenziali che nel teatro inglese precedente non avevano trovato soluzione e avevano generato conflitti. L’attore Roberto Rossini ha svolto una magistrale interpretazione di ben cinque personaggi della Tempesta, con una simultaneità nel cambiamento della tonalità della voce e della gestualità. Infime Macbeth, un dramma su ciò che viene di solito chiamato il sovrannaturale, più precisamente l’anormale e lo psichico, che si manifestano in parecchie fasi, la più importante è quella delle streghe, la loro azione e la loro influenza. Altre fasi l’invidia fra ivari elementi della famiglia e kl sonnambulismo. Rossini è penetrato anche con un volto raccigliato e bruto nel personaggio di Macbeth ormai maledetto per l’eternità. Il presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorsom Emilio Marchionni ha ringraziato per la serata di cultura ed ha promesso altri incontri di alto valore artistico.
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