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PESARO / La Vuelle dopo quattro sconfitte trova la vittoria contro la grande Reyer Venezia

PESARO / La Vuelle dopo quattro sconfitte trova la vittoria contro la grande Reyer Venezia

PESARO / La Vuelle dopo quattro sconfitte trova la vittoria contro la grande Humana Venezia

di PAOLO MONTANARI

PESARO – In settimana coach Bucchi aveva testualmente detto: “Difesa e precisione al tiro sono le armi per battere Venezia”. Una partita molto difficile per la Consultinvest Pesaro, dopo quattro sconfitte consecutive e ultima in classifica nel campionato di Legabasket serie A1. Eppure fin dall’inizio dell’incontro la Vuelle ha dimostrato che era scesa in campo con un’altra mentalità, in un posticipo della sesta giornata di campionato e alla fine vince in mezzo al tripudio dei tifosi bianco rossi 83 a 78.

Ottima partenza della Vuelle che inizia l’incontro con la giusta intensità e sblocca subito il punteggio a suo favore con una tripla di Brandon Fields in apertura. Buon lavoro in difesa dei giocatori di Bucchi che controllano la più quotata Humana Venezia. Un giudizio positivo per il primo quarto dei pesaresi macchiato nel finale da un regalo agli avversari di due tiri e quattro punti ai veneziani. Si chiude il primo quarto 17 a 14 per Pesaro

Fields si sente in giornata e scaramantico riprova la bomba ad inizio secondo quarto, ma questa volta è sfortunato e la palla è sputata dal ferro. Venezia non ci sta e aumenta l’intensità offensiva e in particolare Tonut, che di esperienza ne ha da vendere, si prende la squadra sulle spalle e porta la Reyer a -1. 24-23 a favore della Vuelle. Ma è Pesaro, proprio nel momento migliore di Venezia, e questo che rende il basket, lo sport più spettacolae di tutti, a crearsi una mini fuga. Con la palla recuperata da Harrow la Vuelle si porta a +6 e per capitano Ceroni, migliore partita della stagione, il suo carniere si riempie con una seconda bomba e porta Pesaro a + 9. A tre primi al termine del secondo quarto Thortnton fa uno splendido canestro 36 a 25 per Pesaro, massimo vantaggio. Terza tripla di Ceron, scatenatissimo, magari fosse sempre così determinato!, Pesaro chiude il secondo quarto in vantaggio di 41 a 36.

Il terzo quarto è all’inizio di marca Reyer che con un parziale di 6 a 0 sorpassa per la prima volta Pesaro. Dopo tre minuti di gioco arriva il primo canestro di Pesaro, e qui si è ripetuto il black out stagionale della squadra, che per fortuna si è potuto rimarginare quasi subito. E’ il veterano Zavackas che replica alla offensiva veneziana con una tripla che riconsegna il vantaggio alla Vuelle 48-46. Parziale 5 a 0 per Venezia e Bucchi chiama il time out, sempre con la paura che è diventata nel tempo una sindrome, che la squadra si sciolga come neve al sole. La partita non cambia, 19 a 9 il parziale a favore della Reyer e la Vuelle che si sente scivolare dalle mani la partita per l’ennesima volta, soprattutto la ghiotta occasione persa a Torino. Però è l’ispiratissimo Thornton, che classe ne ha da vendere, a 50 secondi dal termine del terzo quarto a riportare la partita in parità; 55-55. Fatica la Vuelle a dinfendere sui pick and roll e Venezia va in lunetta 58-57. termina il terzo quarto.

Ceron, un santo capitano in paradiso, salva di nuovo Pesaro, da un finale punto a punto e va a canestro e poi mette l’ennesima tripla. Per lui 19 punti e Pesaro torna in vantaggio 63-58. Venezia non riesce a trovare il gioco e a metà dell’ultimo quarto Pesaro và sul  più sette 69 a 62. Ma Pesaro poi si complica la vita. Perde palla e recupera Venezia che va sul – 2, con 10 punti dell’ispirato Mc Gee della Reyer. Venezia torna avanti e il palazzo sente di nuovo un brivido nella  schiena per un finale di partita da cardiopalma. Volata in finale con grande equilibrio in campo . Poi un gran rimbalzo di Jones l’unico terminale sotto canestro, dopo tre tentativi consecutivi di marca veneziana e la tripla del vecio Zavackas, tolgono le classiche patate bollenti dal fuoco. Due possessi palla e vantaggio Vuella a 22 secondi dal termine. Ma una stoppata irregolare di Eijm,decreta una vittoria storicam sulla più blasonata Venezia, che aveva espugnato l’Adriatic Arena al Memorial Ford. Ed ora la squadra e la tifoseria biancorossa possono respirare.

Commento: Prima o poi questa squadra che ha giocatori anche importanti e un allenatore di grandi qualità tecniche,doveva venir fuori. Certamente i consigli infrasettimanali di Bucchi, sono stati presi alla lettera dai giocatori, che sono entrati in campo determinati.

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