IN PRIMO PIANOPESARO & provinciaPOLITICA

Legambiente di Pesaro e Urbino contesta le manovre politiche sull’ospedale unico

Legambiente di Pesaro e Urbino contesta le manovre politiche sull’ospedale unico

Intervista al presidente Enzo Frulla dopo l’ultima riunione delle locali associazioni ambientaliste

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Enzo Frulla insieme ai soci di Legambiente di Pesaro e Urbino, riunitisi ieri sera con l’associazione Ambiente e Salute al circolo Il Ragusello, sono sul piede di guerra contro le mavore politiche che in questi giorni si infittiscono per il progetto dell’Ospedale Unico.

Presidente Frulla, che cosa avete deciso in questa importante riunione?

“Legambiente è attiva in questo contesto primariamente per difendere dalla cementificazione il sito di Fosso Sejore per le sue caratteristiche ambientali-paesaggistiche e per la propria contrarietà al consumo di suolo. Noi sosteniamo da anni il concetto “no consumo di suolo” e per questo motivo insieme ad altre associazioni ambientaliste, siamo contrari a qualsiasi altro sito dove tale condizione si può determinare (vedi Chiaruccia,Mombaroccio Case Bruciate)”.

Tempo fa organizzaste un importante incontro sul modello romagnolo dell’ospedale policentrico. Siete ancora persuasi della validità di quel modello?

“Certamente perché sia in Romagna che in Umbria quel modello funziona molto bene. Inoltre siamo favorevoli allo sviluppo delle strutture esistenti.”

Ceriscioli stringe i tempi e bacchetta i sindaci dissidenti. Che cosa vi aspettate dalla Regione?

“Nel caso i comuni e la regione decidessero per una struttura unica e/o dominante, l’utilizzo delle caserme adiacenti all’Ospedale San Salvatore, viene considerato con favore e per noi è la prima scelta. In seconda analisi viene considerato favorevolmente lo sviluppo della struttura di Muraglia considerato lo sviluppo strutturale già presente e che la zona ha già importanti servizi ospedalieri. Per chi ha memoria si deve considerare che per Muraglia era stato progettato ed iniziato a costruire all’inizio degli anni sessanta l’ospedale psichiatrico provinciale poi decaduto con la riforma SSN del 1978. Quindi vi era già in origine una destinazione in tal senso”.

Il campanilismo fra Pesaro e Fano torna anche per un aspetto delicato qual’è quello salute…..

“Per puro diletto è stata valutata anche la baricentricità fra le città di Pesaro e Fano, che non può essere certamente quella pensata dai demagoghi della politica e cioé stessa distanza! E’ ora che i valori della salute prevalgano su interessi politici, clientelari e lotte di primari che vogliono prevalere da un ospedale sull’altro”.

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.altrogiornalemarche.it