ANCONA & provinciaECONOMIAIN PRIMO PIANO

Edilizia, si torna a respirare aria di ripresa ed aumentano gli appalti pubblici

Edilizia, si torna a respirare aria di ripresa ed aumentano gli appalti pubblici

Arrivano grandi opportunità dal Mepa: per illustrarle ci sono quattro incontri gratuiti della Cna

Edilizia, si torna a respirare aria di ripresa ed aumentano gli appalti pubbliciANCONA – Aumentano gli appalti pubblici assegnati ad aziende marchigiane. La crisi del settore edile non è ancora alle spalle, ma emergono alcuni segnali positivi che, grazie anche alle novità normative, potrebbero consolidarsi nei prossimi mesi. Nel quadriennio 2012-2015, preso in esame dal Centro Studi Cna, le imprese regionali si sono aggiudicate quasi l’80% del numero degli appalti per lavori superiori a 40mila euro, sebbene il valore cumulato degli importi di tali appalti corrisponda a meno di un terzo del valore complessivo degli appalti banditi nelle Marche.

Manutenzioni, ristrutturazioni ed adeguamenti antisismici, con particolare riferimento all’edilizia scolastica, potrebbero rappresentare un’opportunità per il settore, che sta già cogliendo i benefici derivanti dal bonus per la riqualificazione energetica e attende il rilancio del piano casa. La crisi, seppur in forte alleggerimento, ha coinvolto infatti più le imprese di costruzione edifici, che non quelle attive nelle specializzazioni edili. Tra il 2009 e il 2015, del resto, i lavori di costruzioni specializzati hanno rappresentato i due terzi del totale e alcune imprese hanno riconvertito la propria attività al fine di fronteggiare la congiuntura recessiva. Con l’entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti e delle Concessioni, il comparto, almeno nel primo periodo, ha subito una leggera flessione, proprio a causa delle difficoltà di adeguamento da parte degli uffici pubblici.

“La nuova disciplina degli appalti – dichiara Elisabetta Grilli (nella foto), responsabile provinciale Cna Costruzioni – può certamente stimolare il ricorso a gare a evidenza pubblica da parte degli enti locali, con benefici per le nostre imprese. Riscontriamo tuttavia alcuni rallentamenti nell’emanazione dei bandi a causa delle difficoltà a recepire le nuove norme. Aggiornamento e formazione, a tale proposito, potrebbero agevolare il lavoro all’operatore pubblico, con ricadute positive sull’artigianato locale”.

“Pur avendo registrato una mini-ripresa nel 2014 – continua Grilli -, le microimprese che operano in provincia, ben strutturate in termini di addetti, faticano ancora ad incrementare gli investimenti. Registriamo però una lieve ripresa nei lavori pubblici, elemento che ci fa ben sperare per il futuro anche alla luce del nuovo Codice degli appalti. Uno strumento, questo, che presenta molti aspetti positivi per artigiani e piccole imprese, quali ad esempio l’obbligo della suddivisione in lotti delle gare d’appalto, l’aumento del numero degli operatori economici invitati alle procedure negoziate, il limite del 30% della quota che può essere oggetto di subappalto, il pagamento diretto da parte della stazione appaltante dei subappaltatori quando sono micro e piccole imprese. Nutriamo qualche perplessità, invece, su alcune procedure, necessariamente da semplificare, e sulla trasparenza delle gare. Contiamo che queste nostre preoccupazioni possano essere al più presto sanate”.

La grande opportunità arriva ora dal fatto che con la Legge di Stabilità 2016 è stato disposto che gli strumenti di acquisto e di negoziazione messi a disposizione da Consip possono avere ad oggetto anche attività di manutenzione. Di fatto, è stato ampliato l’ambito di intervento Mepa a lavori sottosoglia per cui è ammessa procedura negoziata (anche tramite elenchi aperti di operatori economici) senza pubblicazione del Bando, fino ad un importo massimo di 1 milione di euro.

“Entrando nel dettaglio – spiega Grilli della Cna – dal 1° luglio scorso, tutti gli enti pubblici, anche per l’affidamento di lavori di edilizia e impianti, devono passare per le procedure del Mepa. Ciò comporta, per costruttori e impiantisti, l’iscrizione al Mepa. E il mercato di riferimento dei nuovi bandi, per i due comparti, ha dimensioni rilevanti: nel solo 2015 è stato pari a 4,7 miliardi di euro”.

La Cna di Ancona è a disposizione delle imprese per l’iscrizione Mepa, le abilitazioni, le certificazioni e le convenzioni per Soa. Per illustrare le ultime grandi novità che riguardano i settori edilizia e impianti e spiegare come gestirle, Cna Unione Impianti e Costruzioni organizza quattro incontri territoriali gratuiti presso le Cna di Jesi, Senigallia, Fabriano e Ancona, rispettivamente il 24 ottobre, 2 novembre, 16 novembre e 22 novembre tutti con orario 18.30/20.30.

www.an.cna.it

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.altrogiornalemarche.it