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Sensazionale concerto di Edoardo ed Eugenio Bennato

Sensazionale concerto di Edoardo ed Eugenio Bennato

In esclusiva per Adriatico Mediterraneo ha concluso alla grande la decima edizione del Festival nella gremitissima Corte della Mole Vanvitelliana di Ancona

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ANCONA – Il compositore e musicista Giovanni Seneca, direttore artistico del  progetto Adriatico Mediterraneo che ha curato con passione ed in modo congruo anche questa decima rassegna del Festival incentrata “sull’acqua” come tema conduttore dell’edizione 2016, ha dato il benvenuto al fremente e caloroso pubblico che ha letteralmente gremito ed invaso tutti gli spazi della suggestiva Corte Vanvitelliana, introducendo lo straordinario concerto dei celebri fratelli Edoardo ed Eugenio Bennato insieme alla Mole, davvero un prestigioso evento in esclusiva che Adriatico Mediterraneo ha voluto regalare alla città di Ancona per i 10 anni di Festival. Accolto da scroscianti e graditi applausi, è così salito per primo sul palco Eugenio Bennato, artista molto legato ad Ancona città di mare come la sua Napoli dopo le sue quattro precedenti partecipazioni al festival. Eugenio, è giusto ricordarlo, fondatore della mitica Nuova Compagnia di Canto Popolare nel 1970, cantautore , ricercatore e divulgatore delle radici musicali mediterranee nonché sincero interprete della musica popolare non solo del Sud Italia ma dell’intera area mediterranea, ha per un’ora e mezza deliziato tutti i presenti seduti ed in piedi  eseguendo  – con amare riflessioni qua e là e sincere  note personali di denuncia sociale sui gravi problemi che attanagliano e preoccupano il ricco Nord-Ovest del  nostro pianeta –  diversi brani tratti dall’album “Grande Sud” come “Che il Mediterraneo sia”, la trascinante “Taranta power”, e molte canzoni inserite nell’ultimo CD “Canzoni di Contrabbando – Antologia 2016” quali la toccante ed accorata “Mon père et ma mère” sul complesso e delicatissimo tema dei migranti, “Ninco Nanco”, uno dei numerosi  briganti prima giustiziati e poi fotografati dai soldati piemontesi 150 anni fa, la coinvolgente “Ritmo di contrabbando” e la deliziosa “Le città di mare”. Tutte accompagnate con efficace affiatamento, grande ritmo ed energia sostenuta dal talento naturale e dalla bravura espressiva  e vocale dei componenti  la band, Sonia Totaro alla voce e prorompente ballerina di pizzica e taranta, Ezio Lambiase e Mujura eccezionali alle chitarre acustiche, il validissimo esecutore strumentale e vocale marocchino Mohammed El Alaoui e la versatile e convincente percussionista Giustina Gambardella. A questo punto, chiamato più volte da Eugenio, è finalmente salito sul palco – per la seconda parte della lunga performance musicale – il fratello Edoardo, il famoso”rinnegato” pronto con il suo linguaggio differente e la voce graffiante ed ironica a coinvolgere il pubblico in attesa delle sue sferzanti canzoni rock italiane. Attraverso un rapido excursus  sulla felice ed  istintiva strada intrapresa a diciotto anni lasciando l’amata Bagnoli a Napoli per Milano, sede allora di quasi tutte le più importanti  case discografiche, mentre sullo schermo in fondo al palco si susseguivano immagini, foto di concerti, vignette e frasi ad effetto, ha sciorinato le sue celebri hit – Il Gatto e la Volpe, Abbi dubbi, Il rock di Capitan Uncino, L’isola che non c’è, Asia, Mangiafuoco, La torre di Babele, Vendo Bagnoli, Rinnegato, A cosa serve la guerra ed altre del suo sterminato repertorio dagli anni ’70 fino a quella attualissima che dà il titolo all’ultimo album “Pronti a salpare”. Il più grande rocker italiano, che ancora studente fu rapito dal talento del mitico Bob Dylan, in effetti per l’occasione le ha piratescamente  attualizzate a ritmo indiavolato nonostante i sorprendenti settantanni da poco compiuti ,grazie all’apprezzata energia della sua attuale band, composta dai bravissimi Gennaro Porcelli e Giuseppe Scarpato alle chitarre elettriche,Raffaele Lopez alle tastiere, Lorenzo Patrick Duenas al basso, dal talentuoso Roberto Perrone alla batteria. Oltrepassata da poco la mezzanotte, l’attesissimo abbraccio sul palco tra i due fratelli, molto di rado insieme per i loro percorsi ed impegni differenti, ha appassionato e scaldato il pubblico infuocando l’atmosfera della Corte per tutta la durata dell’emozionante duetto in cui hanno suonato e cantato uno a fianco all’altro- raccogliendo lunghi e meritatissimi applausi – la famosa “Venderò” di Edoardo scritta per lui dall’allora giovane fratello Eugenio, “Le città di mare” prima eseguita da Edoardo  ed alcune tra le più belle canzoni tratte dal film d’animazione “Totò Sapore” le cui immagini scorrevano in modo accattivante sullo schermo. E’ stato senz’altro un concerto straordinario, unico ed irripetibile che rimarrà scolpito nei cuori e nell’anima  di tutti i fortunati spettatori, compreso naturalmente il sottoscritto,  e che  ha chiuso alla grande e con il gradimento di un pubblico eccezionale questa decima edizione –  peraltro sostanziosa e ricca di concerti, performance, film,eventi ed incontri culturali nell’arco di 8 giorni – di Adriatico Mediterraneo Festival.

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