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“Nella Chiesa pesarese c’è tanto fermento e voglia di rinnovare”

“Nella Chiesa pesarese c’è tanto fermento e voglia di rinnovare”

Intervista all’Arcivescovo metropolita monsignor Piero Coccia

"Nella Chiesa pesarese c'è tanto fermento"

"Nella Chiesa pesarese c'è tanto fermento"di PAOLO MONTANARI

PESARO – Tante novità in questi giorni nell’ambito dell’Arcidiocesi di Pesaro. Ne parliamo in un’intervista esclusiva con l’Arcivescovo metropolita di Pesaro, mons.Piero Coccia.

–  Eccellenza, generalmente all’avvio del nuovo anno pastorale che quest’anno sarà sulla “Evangelii Gaudium”, vi sono molte novità che interessano la chiesa locale pesarese. Ne può illustrare i contenuti?

“Quest’anno l’enciclica Evangelii Gaudium, sarà il testo di riferimento per il Convegno Diocesano “Educare la missione”, che si terrà in due giornate venerdì 16 settembre alle 21,15,all’Hotel Flaminio, con l’intervento del prof.Mauro Magatti dell’Università Cattolica di Milano sul tema “Educare alla missione”. Sabato 17 settembre alle ore 9,15 dopo la preghiera si formeranno i gruppi di lavoro, sulla missione: “Missione: primo annuncio e catechesi”, con don Mario Florio, “Missione: animazione liturgica” con don Marco di Giorgio, “Missione:Carità e Lavoro”, con Emilio Pietrelli, neo direttore diocesano della Caritas e Gianluigi Storti. “Missione:Impegno politico nella realtà locale con il prof.Paolo Boni, direttore dell’Istituto di Scienze religiose di Pesaro. “Missione:Cultura e Mezzi di comunicazione”, con il caporedattore del Nuovo Amico, Roberto Mazzoli. Dopo l’assemblea plenaria vi sarà la condivisione dei lavori e una mia conclusione che sintetizzerà le tematiche, le esigenze e problematiche emergenti”.

"Nella Chiesa pesarese c'è tanto fermento"–  Mons.Coccia, Papa Francesco, trova sempre le occasioni per esprimere un suo desiderio: “Mi piace una Chiesa italiana inquieta…Sognate anche voi questa chiesa, credete in essa, innovate con libertà. ..  Ma la chiesa pesarese è inquieta?

“Certo anche nella nostra realtà diocesana vi è fermento, voglia di rinnovare la presenza di Cristo e l’indicazione di Papa Francesco ad approfondire l’Evangelii Gaudium, per trarre da essa criteri pratici e per attuare le sue disposizioni, ha trovato terreno fertile nella chiesa locale pesarese che ha voluto dedicare il suo convegno diocesano a questo tema, dove vi è uno slancio missionario teso ad annunciare il Vangelo nel tempo in cui viviamo e nel contesto in cui operiamo. ”

–  Perchè la scelta di un diacono permanente al guida della Caritas diocesana?

“Don Marco Di Giorgio, era alla guida della Caritas dal 2008, ed ora gli ho affidato l’Ufficio liturgico, diaconato e ministeri, raccogliendo l’eredità di don Gino Rossini. Curare il diaconato permanente, attualmente 13 persone in diocesi, a quelli fatti dai chierichetti,ministri dell’eucarestia che sono oltre 100, significa curare l’aspetto organizzativo della chiesa locale. La scelta di Emilio Pietrelli, già vicedirettore dell’organismo pastorale, è caduta per la sua esperienza in tema di solidarietà. La Caritas in questi anni ha compiuto passi da gigante, pur tra le difficoltà gestionali ed economiche. Nel 2008 il bilancio della Caritas diocesana era di 40mila euro, mentre oggi è di circa 300mila euro compresi i progetti dell8x1000 di Caritas Italiana. Da qui anche l’aumento dei servizi, come il vestiario, l’ambulatorio medico, il potenziamento dei servizi al Centro d’ascolto. Senza parlare del servizio della mensa dei poveri che serve mediamente 100 pasti caldi giornalieri. E alla base di tutto vi è una rete di volontari, 100 solo nella struttura centrale e poi nelle reti parrocchiali. Vi è stato poi il cuore dei pesaresi di fronte ai progetti della Caritas e delle istituzioni . Ma un merito particlare va al Convegno diocesano del 2010 dal titolo ” Educarsi ed educare alla carità”, che ha smosso nuove leve ed energie. Ed ora bisognerà puntare sempre più verso le nuove generazioni e alla loro generosità”.

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