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Migranti in preoccupante aumento nelle Marche: sono già 5000!

Migranti in costante aumento nelle Marche: sono già più di 5000! Migranti in costante aumento nelle Marche: sono già più di 5000!

Migranti in preoccupante aumento nelle Marche: sono già 5000!

E’ ormai giunto il tempo, anche nella nostra regione, di dare una razionalità all’accoglienza. L’emblematico “caso” denunciato dal sindaco di Borgo Pace. Le opinioni del cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio per i migrati e gli itineranti e di  don Giorgio Giorgetti ,di Migrantes Marche

Migranti in costante aumento nelle Marche: sono già più di 5000!

di PAOLO MONTANARI

PESARO – Vi è stato un aumento del 16% negli ultimi due mesi dei richiedenti asilo e ospitati nelle Marche. Servizi ricettivi efficienti nei grandi centri, problematiche nei piccoli comuni. Il caso limite interessa la provincia di Pesaro e Urbino, con il comune di Borgo Pace, che ha 600 residenti, dove il sindaco Romina Pierantoni ha dichiarato che il comune rischia il dissesto, demografico-abitativo, dal momento in cui deve farsi carico del mantenimento di 6 minori accolti tra i 60 migranti accolti nel piccolo centro. Il problema diviene sempre più urgente tanto che la Prefettura di Pesaro e Urbino, ed in particolare il Prefetto dottor Luigi Pizzi, sta facendo svolgere un monitoraggio giornaliero, sulle nuove ondate di migrazioni, che stanno colpendo molte località marchigiane e nel pesarese.

Si è infatti passati  negli ultimi due mesi nel territorio marchigiano da 4.086 migranti a 4.752, e purtroppo soprattutto nei piccoli borghi dell’anconetano, il loro arrivo è stato preceduto da malcontenti e scritte xenofobe.

“Occorre dare una razionalità all’accoglienza dei migranti”, ha sottolineato il cardinale Antonio Maria Vegliò (nella foto), presidente del Pontificio Consiglio per i migranti e gli itineranti. “La Chiesa è madre di misericordia verso tutti, però occorrono delle regole e criteri, per evitare distorsioni demografiche e mandare in tilt i centri d’accoglienza. L’anno scorso insieme a papa Francesco stilammo un vademecum per l’accoglienza nelle sacrestie, strutture ecclesiastiche. Sarà un processo molto lungo, perché è vero che si stanno costituendo reti parrocchiali della Caritas, ma nei paesi emergono nelle parrocchie gli stessi problemi di accoglienza che hanno i piccoli comuni. Mancanza di strutture, inadeguatezza che spesso è legata alla mancanza anche di una cultura dell’accoglienza”.

Lo stesso giudizio è espresso da don Giorgio Giorgetti, ex direttore della Caritas diocesana di Pesaro e membro Mograntes Marche. “Nella nostra regione la struttura di accoglienza è abbastanza capillare. I dati che come Migrantes Marche abbiamo al 15 settembre 2016, è di un aumento del 3% del livello nazionale di migranti, cioè circa 4800 ospiti di cui 4.087 in prima accoglienza, 665 ospiti accolti dalla rete Sprar di seconda accoglienza. Noi cerchiamo di collegarci con l’Anci Marche e la Caritas per intervenire di fronte a queste nuove ondate di migranti e sono d’accordo che si è voluto creare una mappatura dei Comuni in tre gruppi, per l’accoglienza: i comuni fino a 2000 abitanti (Massimo 5 migranti), quelli sopra i 2000 abitanti (“,5 ogni mille abitanti). Si vogliono escludere maxi agglomerati.E’ emblematica la situazione di Borgo Pace, divenuto comune simbolo di queste problematiche di accoglienza. Sappiamo che ai primi di settembre 2016 sono stati individuati nel Pesarese, 725 posti, di cui 450 nei centri dell’entroterra e solo 210 a Pesaro, o meglio a Novilara, Borgo Santa Maria,Panoramica e Ginestreto. E’ possibile che gli amministratori non si rendano conto che l’entroterra scoppia: mancano mense per i poveri a Urbino, Sant’Angelo in Vado, Urbania. E i 210 ospiti “pesaresi”, andranno ad aggiungersi alla lunga fila di persone bisognose che ogni giorno si riversano in via del Teatro, alla mensa dei poveri, unica nel territorio dell’entroterra”.

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